Gara equilibrata, poteva finire in tutti i modi. Complimenti per la cronaca !Paccio wrote: ↑Fri Sep 18, 2020 6:16 pm World League: ce la vediamo con IFIXTCHENTCHEN, vittoriosi all’esordio, al contrario nostro. È passata una sola giornata, ma qui si corre veloci e c’è da restare al passo. Siamo privi di Yum squalificato, quindi la difesa non sarà quella delle prime linee. Per il resto c’è l’imbarazzo della scelta. In porta Rustu; difesa con Calabuig, Villalba, Fedorchenko e Kjellgren; Nestor, Kane e Ndiaye su mediana e centrocampo; tridente con Gabrielsen a guidare Scharner e Alex.
Fischio di inizio e la fase di studio dura davvero poco: IFIXTCHENTCHEN al 4’ la sblocca dagli undici metri e ci ritroviamo ad inseguire fin da subito. Al 7’ Scharner, però, riporta tutto in pari con un fortunato rimpallo, ritrovandoci così al pareggio. Ndiaye si becca un giallo nel tentativo di fermare la foga offensiva dei nostri avversari, ma il cartellino non basta e al 36’ un pallonetto infido sorpassa Rustu e dona il secondo vantaggio ai nostri sfidanti. Come da copione IFIXTCHENTCHEN si fa più attendista, ma le nostre discese offensive non trovano frutti: guadagniamo un giallo per Calabuig e rischiamo anche di soccombere definitivamente, resistendo al terzo gol. Non ci riesce di riprenderli un’altra volta e, al fischio finale, usciamo sconfitti. La World League è un terreno ostico per noi, ma ce la mettiamo sempre tutta. Se non altro non è arrivata l’asfaltatura, ma un match combattuto che sarebbe potuto finire diversamente. Onore ai nostri.
Il pensiero va già a domani, al campionato, dove un BOT ci farà compagnia.
Utopia - Sala stampa
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Re: World League amara
Stagione dannata
Si torna al campionato e mister Kiplagat vuole far trovare continuità ai gialloneri: sfidiamo un BOT, quindi dovremmo avere gioco facile. I nostri titolari saranno frutto del turnover e della forzata assenza di Nestor: in porta Steinarsson; difesa con il debuttante Vedder e Yang terzini, mentre al centro Calabuig – Brito, desiderosi di insidiare la coppia titolare di D C; Lyberopoulos, Rosado e Beasley in mezzo al campo; tridente con il ragazzino Feilhaber, supportato dalla stella nascente Smiljanic e dalla sicurezza Spoor.
Si parte, ma prima del 12’ non accade nulla, almeno fino a quando Smiljanci si rende pericoloso. Dopo questo sprazzo di gioco, segue una sequela di nulla: rimpalli e gioco sterile, culminante in un cartellino rosso del tutto immotivato che ci lascia in superiorità numerica. Questa situazione riuscirebbe a scuotere ogni team che si rispetti, ma abbiamo capito che questa stagione non è quella buona per noi: arriviamo all’intervallo senza colpo ferire, per riprendere al 50’ con l’uscita di Spoor e la seguente entrata di Strouhal. Il giovane ceco resiste solo 12’, costretto a sua volta a uscire per Shah. Queste sono le azioni più importanti fino al 62’ e la restante mezzora non arricchisce il tabellino. Restiamo in 11 vs 10 per quasi tutto il match (e all’89’ addirittura con due uomini in più), ma il gioco non sfocia in gol.
Il nostro undici, zeppo di ragazzini (Vedder, Yang, Rosado, Beasley, Strouhal e Feilhaber), strappa un solo punto a questo BOT, per una classifica ridicola che ci vede sesti, a un punto dalla UFFA e a tre dalla vetta. c’è tanto, davvero tanto su cui lavorare, per una annata che si prefigura di transizione e non di gioie vere.
Convocazioni in nazionale, come di rito di domenica.
Rustu e Steinarsson volano entrambi, chi in Turchia e chi in Islanda; i difensori Yum, Feodrchenko e Kjellgren ottengono la chiamata; in mezzo al campo Nestor, Rosado, Kane e Ndiaye rientrano nelle grazie dei loro ct; tra gli attaccanti Spoor, Shah, Alex, Smiljanic e Scharner sono confermati, al pari del giovane Feilhaber.
Si parte, ma prima del 12’ non accade nulla, almeno fino a quando Smiljanci si rende pericoloso. Dopo questo sprazzo di gioco, segue una sequela di nulla: rimpalli e gioco sterile, culminante in un cartellino rosso del tutto immotivato che ci lascia in superiorità numerica. Questa situazione riuscirebbe a scuotere ogni team che si rispetti, ma abbiamo capito che questa stagione non è quella buona per noi: arriviamo all’intervallo senza colpo ferire, per riprendere al 50’ con l’uscita di Spoor e la seguente entrata di Strouhal. Il giovane ceco resiste solo 12’, costretto a sua volta a uscire per Shah. Queste sono le azioni più importanti fino al 62’ e la restante mezzora non arricchisce il tabellino. Restiamo in 11 vs 10 per quasi tutto il match (e all’89’ addirittura con due uomini in più), ma il gioco non sfocia in gol.
Il nostro undici, zeppo di ragazzini (Vedder, Yang, Rosado, Beasley, Strouhal e Feilhaber), strappa un solo punto a questo BOT, per una classifica ridicola che ci vede sesti, a un punto dalla UFFA e a tre dalla vetta. c’è tanto, davvero tanto su cui lavorare, per una annata che si prefigura di transizione e non di gioie vere.
Convocazioni in nazionale, come di rito di domenica.
Rustu e Steinarsson volano entrambi, chi in Turchia e chi in Islanda; i difensori Yum, Feodrchenko e Kjellgren ottengono la chiamata; in mezzo al campo Nestor, Rosado, Kane e Ndiaye rientrano nelle grazie dei loro ct; tra gli attaccanti Spoor, Shah, Alex, Smiljanic e Scharner sono confermati, al pari del giovane Feilhaber.
Re: Utopia - Sala stampa
Forse solo King Carlos potrebbe risollevarti dai guai Paccio 

PALMARES
- 1 SUPER LEAGUE (02/25)
- 2 UFFA CUP (04/21 e 09/22)
- 1 WORLD LEAGUE (04/25)
- 18 Scudetti
- 1 Campionato 2° Div
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Tris in UFFA
UFFA: c’è bisogno di fare punti per restare in corsa nella qualificazione nel girone.
Contro Tritolo Viva, un BOT con un nome, mister Kiplagat sceglie una formazione mista tra titolari e nuove leve. Il suo undici è composto da Steinarsson tra i pali; difesa con Calabuig e Villalba al centro, mentre sulle fasce Yum e il Primavera Vedder; in mezzo al campo Lyberopoulos, Kane e Rosado; tridente offensivo Shah, Alex e Feilhaber.
Al fischio di inizio i nostri avversari partono forte, ma è il nostro primo affondo al 7’ ad andare a segno: Shah sorprende il portiere avversario con tiro senza pretese, che comunque si insacca e ci porta avanti. Cavalchiamo l’onda del bel gioco, costruendo senza sfondare, guadagnando al massimo un giallo per Yum. Sul finire del primo tempo esce Rosado ed entra Beasley, una sostituzione che ci fa perdere qualità ed esperienza. Ripartiamo nel secondo tempo controllando l’andamento, visto che Tritolo Viva non sembra dare segni di pericolosità. Sfruttiamo la loro arrendevolezza raddoppiando al 71’, sempre con Shah, da calcio d’angolo con un colpo di testa. Non corriamo alcun rischio e ci avviamo verso la fine della partita: trotterelliamo tranquillamente per il campo e Alex, al 90’, chiude le danze con il 3-0. Convincono le prestazioni di Feilhaber e Vedder, ragazzini gettati nella mischia.
Vinciamo e guadagniamo tre ottimi punti, ritornando prepotentemente in corsa per il passaggio del turno: Avengers e Torres a 7, Utopia e Vesco a 6 sono le quattro pretendenti per i due posti che qualificherebbero ai quarti di finale. La lotta è lunga.
Contro Tritolo Viva, un BOT con un nome, mister Kiplagat sceglie una formazione mista tra titolari e nuove leve. Il suo undici è composto da Steinarsson tra i pali; difesa con Calabuig e Villalba al centro, mentre sulle fasce Yum e il Primavera Vedder; in mezzo al campo Lyberopoulos, Kane e Rosado; tridente offensivo Shah, Alex e Feilhaber.
Al fischio di inizio i nostri avversari partono forte, ma è il nostro primo affondo al 7’ ad andare a segno: Shah sorprende il portiere avversario con tiro senza pretese, che comunque si insacca e ci porta avanti. Cavalchiamo l’onda del bel gioco, costruendo senza sfondare, guadagnando al massimo un giallo per Yum. Sul finire del primo tempo esce Rosado ed entra Beasley, una sostituzione che ci fa perdere qualità ed esperienza. Ripartiamo nel secondo tempo controllando l’andamento, visto che Tritolo Viva non sembra dare segni di pericolosità. Sfruttiamo la loro arrendevolezza raddoppiando al 71’, sempre con Shah, da calcio d’angolo con un colpo di testa. Non corriamo alcun rischio e ci avviamo verso la fine della partita: trotterelliamo tranquillamente per il campo e Alex, al 90’, chiude le danze con il 3-0. Convincono le prestazioni di Feilhaber e Vedder, ragazzini gettati nella mischia.
Vinciamo e guadagniamo tre ottimi punti, ritornando prepotentemente in corsa per il passaggio del turno: Avengers e Torres a 7, Utopia e Vesco a 6 sono le quattro pretendenti per i due posti che qualificherebbero ai quarti di finale. La lotta è lunga.
Pareggio inutile in WL
Orfani di Yum, ancora squalificato, disputiamo questo match di World League contro i Gunners, in coda alla classifica come noi. Il mister schiera il nostro classico 4123, interpretato da Rustu in porta; difesa con la riserva Brito e Kjellgren come terzini, mentre al centro il collaudato duo Villalba – Fedorchenko; in mezzo al campo Nestor, Kane e Ndiaye a dettare i tempi; tridente con Gabrielsen supportato da Spoor e Smiljanic.
Gunners, fin dalle prime battute, ha in mano il gioco: possiamo rendercene conto dal nostro primo tiro, che giunge solamente alla mezzora. Prima di allora, un giallo per Fedorchenko e l’entrata di Lyberopoulos al posto di Nestor. La nostra difesa regge ogni assalto, anche per via della rudezza dei nostri interventi difensivi, che costano un cartellino anche a Ndiaye. Portiamo a casa lo 0-0 nel primo tempo e nella ripresa riusciamo a iniziare a costruire qualcosa di buono, approfittando del calo fisico dei Gunners. Non riusciamo a sfondare del tutto, visto che i nostri avversari non si sono sopiti del tutto, e raccogliamo un altro paio di gialli per Kane e Villalba, ma nessuna rete. Finisce con un pareggio a reti bianche, il nostro primo punto in World League e la molto vaga possibilità di passare il turno.
Domani si torna al campionato, dove contro un BOT cercheremo la vittoria per tornare in zona UFFA, ossia quella che più ci compete.
Nel frattempo grande acquisto nella Primavera: Reis, C CS 17enne di valore 2400, prossimo promosso in prima squadra. Beasley inizia a tremare.

Rimane sicuro di una futura promozione Ofori, DC C, mentre Oktay, D S, potrebbe farsi soffiare il posto da un arrivo più pertinente con la nostra rosa.
Gunners, fin dalle prime battute, ha in mano il gioco: possiamo rendercene conto dal nostro primo tiro, che giunge solamente alla mezzora. Prima di allora, un giallo per Fedorchenko e l’entrata di Lyberopoulos al posto di Nestor. La nostra difesa regge ogni assalto, anche per via della rudezza dei nostri interventi difensivi, che costano un cartellino anche a Ndiaye. Portiamo a casa lo 0-0 nel primo tempo e nella ripresa riusciamo a iniziare a costruire qualcosa di buono, approfittando del calo fisico dei Gunners. Non riusciamo a sfondare del tutto, visto che i nostri avversari non si sono sopiti del tutto, e raccogliamo un altro paio di gialli per Kane e Villalba, ma nessuna rete. Finisce con un pareggio a reti bianche, il nostro primo punto in World League e la molto vaga possibilità di passare il turno.
Domani si torna al campionato, dove contro un BOT cercheremo la vittoria per tornare in zona UFFA, ossia quella che più ci compete.
Nel frattempo grande acquisto nella Primavera: Reis, C CS 17enne di valore 2400, prossimo promosso in prima squadra. Beasley inizia a tremare.

Rimane sicuro di una futura promozione Ofori, DC C, mentre Oktay, D S, potrebbe farsi soffiare il posto da un arrivo più pertinente con la nostra rosa.
Poker in campionato
Si torna in Russia al nostro campionato, sfidando un BOT. Ci possiamo permettere un lieve turnover, ma senza strafare che poi accadono cose spiacevoli. I titolari sono Steinarsson in porta; difesa a quattro con Vedder, Yang, Brito e Calabuig; in mezzo al campo Lyberopoulos, Beasley e Rosado; tridente composto da Scharner, Alex e Feilhaber.
L’arbitro fischia l’inizio e, alla prima azione in cui affondiamo, Alex la sblocca: siamo solamente al 5’ e già tutto pare volgere a nostro favore. Teniamo la palla, ma Scharner al 15’ si fa sventolare il rosso sotto il naso, lasciandoci in dieci e con delle paure di rimonta non indifferenti. I nostri avversari trovano coraggio, ovviamente, ma riusciamo a raggiungere l’intervallo senza soccombere o rischiare eccessivamente. Mister Kiplagat motiva i gialloneri negli spogliatoi e torniamo in campo, per la seconda frazione, carichi a molla. Al 51’ Lyberopoulos raddoppia: non male per un mediano, che segue la strada del titolare Nestor, anche lui con il vizio del gol. La risposta del BOT non si fa attendere, vista la loro superiorità, ma reggiamo il colpo e rispondiamo con la prima rete tra i professionisti del nostro giovane A C Feilhaber: al 69’ rimpalla di giustezza e porta a tre retei il divario con i nostri avversari. Il match potrebbe essere considerato chiuso, oramai, ma proseguiamo con il bel gioco, per concludere in bellezza al minuto 86 con Rosado: la promessa spagnola si inventa un elastico e un successivo pallonetto che cala il poker e ci regala non solo i tre punti, ma una prestazione di tutto rispetto.
La capolista Venticello, nel frattempo, pareggia con un altro BOT, per cui ora ci ritroviamo secondi a un solo punto di distanza: i giochi sono totalmente da fare in questo campionato.
Sul fronte mercato si profilano arrivi nella Primavera, ma attendiamo di avere conferme definitive, prima di dire alcunché.
L’arbitro fischia l’inizio e, alla prima azione in cui affondiamo, Alex la sblocca: siamo solamente al 5’ e già tutto pare volgere a nostro favore. Teniamo la palla, ma Scharner al 15’ si fa sventolare il rosso sotto il naso, lasciandoci in dieci e con delle paure di rimonta non indifferenti. I nostri avversari trovano coraggio, ovviamente, ma riusciamo a raggiungere l’intervallo senza soccombere o rischiare eccessivamente. Mister Kiplagat motiva i gialloneri negli spogliatoi e torniamo in campo, per la seconda frazione, carichi a molla. Al 51’ Lyberopoulos raddoppia: non male per un mediano, che segue la strada del titolare Nestor, anche lui con il vizio del gol. La risposta del BOT non si fa attendere, vista la loro superiorità, ma reggiamo il colpo e rispondiamo con la prima rete tra i professionisti del nostro giovane A C Feilhaber: al 69’ rimpalla di giustezza e porta a tre retei il divario con i nostri avversari. Il match potrebbe essere considerato chiuso, oramai, ma proseguiamo con il bel gioco, per concludere in bellezza al minuto 86 con Rosado: la promessa spagnola si inventa un elastico e un successivo pallonetto che cala il poker e ci regala non solo i tre punti, ma una prestazione di tutto rispetto.
La capolista Venticello, nel frattempo, pareggia con un altro BOT, per cui ora ci ritroviamo secondi a un solo punto di distanza: i giochi sono totalmente da fare in questo campionato.
Sul fronte mercato si profilano arrivi nella Primavera, ma attendiamo di avere conferme definitive, prima di dire alcunché.
Che male che fa una cinquina in faccia
UFFA, obiettivo fare punti per qualificarsi ai quarti di finale. Sul nostro cammino la Torres del boss Aliberto, capolista del girone che ci sopravanza di una lunghezza. Scendiamo in campo con l’undici delle grandi occasioni, potendo contare sull’intera rosa a disposizione.
In porta Rustu; difesa con Yum e Kjellgren sulle fasce e coppia centrale Vilallba – Fedorchenko; in mezzo al campo Nestor, Kane e Ndiaye; tridente di peso con Scharner, Gabrielsen e Spoor.
I primi 20’ sono qualcosa di pazzesco: si naviga nella noia, ma ad ogni minimo affondo arriva un gol. Inizia Spoor al 9’, su rigore, ma la Torres pareggia al 20’. Sulla successiva azione Fedorchenko si sgancia dalla difesa, arriva in area sarda e ci riporta avanti, fissando un 2-1 frutto di tre tiri in porta. Da lì in poi, il match torna nei binari delle classiche disfide calcistiche, con schermaglie da ambo i lati. Al 23’ il marcatore Fedorchenko è costretto ad uscire, lasciando il posto a Brito, e per i successivi 10’ abbiamo il pallino del gioco in mano. Poi il vento cambia e i nostri ospiti la fanno da padroni, mettendo in difficoltà la nostra difesa, al punto che Brito si cucca il rosso diretto al 43’, giusto per interrompere una pressione costante che ci stava soffocando, lasciandoci così in dieci e, quindi, in ulteriore balia. L’inizio della ripresa è interlocutorio e culmina nel giallo per Yum e per un rosso agli avversari, vedendo così ristabilita la parità numerica. Dulcis in fundo, altro rigore al 67’ e Spoor fissa il 3-1 e la personale doppietta. Qualcuno potrebbe tirare un sospiro di sollievo, visto il margine e il tempo mancante, ma i dieci di Aliberto non si danno per sconfitti e al 70’ accorciano. Noi non vediamo più la palla e la situazione peggiora quando Villalba deve uscire, lasciando il posto a Vedder, ragazzino che nemmeno sarebbe difensore centrale. Ci ritroviamo con una difesa forzatamente a tre: Yum ammonito che si deve contenere, Kjellgren unico ibero di agire e Vedder, di per sé terzino, al centro. Inevitabile arriva il pareggio per 3-3, ma la sfortuna non accenna a diminuire e si accanisce ancora su di noi: Ndiaye ammonito all’86 e, al 90’, perdiamo anche il terzino Kjellgren, che lascia il posto al centrocampista centrale Rosado. Difesa allo sbando, testa in confusione e la mannaia ci arriva addosso: 91’ e 93’ sono sinonimi di altri due gol della Torres, che chiude sul 3-5.
Sconfitta assurda, dolorosa e che lascia spazio ad invocazioni di santi e madonne, per trovare una qualche specie di spiegazione plausibile. Mastichiamo amaro, in un girone che vede la Torres a 10, Vesco a 9, Avengers a 7 e noi a 6. Prossima partita ce la vedremo con Avengers, sperando in passi falsi altrui, sebbene le due capoliste sfidino dei BOT. In queste ultime giornate gli unici scontri diretti sono il prossimo Utopia – Avengers e, la giornata successiva, Torres – Avengers. Per il resto, solo BOT. Noi ci proviamo.
Ci risolleviamo perché nelle giovanili approdano due personaggi niente male.
Il primo è Cosimo Ferrari, M C italiano 17enne che approderà tra i pro in questa stagione. Valore 2250, abilità 8,45. Pare ci sia un esubero nel ruolo, vedremo se tenere tutti un’altra stagione o se far partire qualcuno, anche pregiato. Intanto, ecco la scheda del mediano.

Il secondo è Martin Becerra, C SC 15enne dal valore di 2300. Abilità vicina al 7,00, ha tempo due stagioni per crescere, ma le doti ci sono in un ruolo delicato. Queste le sua capacità attuali.

In porta Rustu; difesa con Yum e Kjellgren sulle fasce e coppia centrale Vilallba – Fedorchenko; in mezzo al campo Nestor, Kane e Ndiaye; tridente di peso con Scharner, Gabrielsen e Spoor.
I primi 20’ sono qualcosa di pazzesco: si naviga nella noia, ma ad ogni minimo affondo arriva un gol. Inizia Spoor al 9’, su rigore, ma la Torres pareggia al 20’. Sulla successiva azione Fedorchenko si sgancia dalla difesa, arriva in area sarda e ci riporta avanti, fissando un 2-1 frutto di tre tiri in porta. Da lì in poi, il match torna nei binari delle classiche disfide calcistiche, con schermaglie da ambo i lati. Al 23’ il marcatore Fedorchenko è costretto ad uscire, lasciando il posto a Brito, e per i successivi 10’ abbiamo il pallino del gioco in mano. Poi il vento cambia e i nostri ospiti la fanno da padroni, mettendo in difficoltà la nostra difesa, al punto che Brito si cucca il rosso diretto al 43’, giusto per interrompere una pressione costante che ci stava soffocando, lasciandoci così in dieci e, quindi, in ulteriore balia. L’inizio della ripresa è interlocutorio e culmina nel giallo per Yum e per un rosso agli avversari, vedendo così ristabilita la parità numerica. Dulcis in fundo, altro rigore al 67’ e Spoor fissa il 3-1 e la personale doppietta. Qualcuno potrebbe tirare un sospiro di sollievo, visto il margine e il tempo mancante, ma i dieci di Aliberto non si danno per sconfitti e al 70’ accorciano. Noi non vediamo più la palla e la situazione peggiora quando Villalba deve uscire, lasciando il posto a Vedder, ragazzino che nemmeno sarebbe difensore centrale. Ci ritroviamo con una difesa forzatamente a tre: Yum ammonito che si deve contenere, Kjellgren unico ibero di agire e Vedder, di per sé terzino, al centro. Inevitabile arriva il pareggio per 3-3, ma la sfortuna non accenna a diminuire e si accanisce ancora su di noi: Ndiaye ammonito all’86 e, al 90’, perdiamo anche il terzino Kjellgren, che lascia il posto al centrocampista centrale Rosado. Difesa allo sbando, testa in confusione e la mannaia ci arriva addosso: 91’ e 93’ sono sinonimi di altri due gol della Torres, che chiude sul 3-5.
Sconfitta assurda, dolorosa e che lascia spazio ad invocazioni di santi e madonne, per trovare una qualche specie di spiegazione plausibile. Mastichiamo amaro, in un girone che vede la Torres a 10, Vesco a 9, Avengers a 7 e noi a 6. Prossima partita ce la vedremo con Avengers, sperando in passi falsi altrui, sebbene le due capoliste sfidino dei BOT. In queste ultime giornate gli unici scontri diretti sono il prossimo Utopia – Avengers e, la giornata successiva, Torres – Avengers. Per il resto, solo BOT. Noi ci proviamo.
Ci risolleviamo perché nelle giovanili approdano due personaggi niente male.
Il primo è Cosimo Ferrari, M C italiano 17enne che approderà tra i pro in questa stagione. Valore 2250, abilità 8,45. Pare ci sia un esubero nel ruolo, vedremo se tenere tutti un’altra stagione o se far partire qualcuno, anche pregiato. Intanto, ecco la scheda del mediano.

Il secondo è Martin Becerra, C SC 15enne dal valore di 2300. Abilità vicina al 7,00, ha tempo due stagioni per crescere, ma le doti ci sono in un ruolo delicato. Queste le sua capacità attuali.

Rigori sbagliati e rimonte assurde
World League, dal fondo della classifica tentiamo la scalata alla qualificazione, ma sul nostro cammino c’è il River Fregene, non l’ultimo arrivato.
Mister Kiplagat sceglie un po’ di turnover, per dare fiato a qualcuno particolarmente provato. In porta ritrova spazio Steinarsson, titolare per necessità all’inizio della scorsa stagione; difesa classica con Yum, Kjellgren, Fedorchenko e la novità Calabuig; centrocampo con Nestor, Kane e baby Rosado; tridente con Shah a fare da guida per le ali Alex e Smiljanic.
A dispetto di quelle che sono le nostre intenzioni bellicose, è il River a partire a bomba, al punto che per 12’ non vediamo palla, salvo poi azzardare una azione al 15’, ovviamente senza esito positivo. Alla successiva scorribanda avversaria, andiamo sotto: il minuto è il 20’ e lo 0-1 ci farebbe salutare la World League con largo anticipo. Al 35’ Smiljanic ha sui piedi l’occasione del pareggio, direttamente dagli undici metri, ma spreca malamente. Ci avviamo, dunque, allo scadere della prima frazione, con la coda tra le gambe. La ripresa inizia male: esce Fedorchenko ed entra Yang, poi al 53’ Smiljanicci regala una sua personalissima interpretazione della parola “doppietta”, gettando alle ortiche un altro calcio di rigore. Due erroracci su massima punizione, sotto di un gol e con il difensore più forte forzatamente in panchina: mister Kiplagat avrebbe tutte le scusanti per arrendersi, ma i gialloneri riescono a tornare a fare quello per cui sono pagati, ossia giocare bene a calcio. Riprendiamo a fare gioco, complice un River adagiato sugli allori dello striminzito vantaggio, rendendoci ripetutamente pericolosi attorno al 70’. L’acume del nostro coach si mostra al 78’, quando Calabuig, difensore centrale scelto come titolare al posto del più blasonato Villalba, si inventa il pareggio su tiro sporco. Sulle ali dell’entusiasmo, Smiljanic cerca di riprendersi un po’ di dignità e di farsi perdonare quello che ha combinato fino a quel momento: all’88’ piazza il gol della storia che ribalta tutto e ci dona la vittoria. Dopo la rocambolesca sconfitta in rimonta di ieri contro la Torres, oggi siamo noi a riuscire nell’impresa, delineando un girone di World Leaugue che vede la seguente classifica, con ancora 9 punti in palio: San Isidro e Ifixtchentchen a 10, Inter a 7, Decaro e River a 6, Utopia a 4, Gunners a 2 e AC Vostra a quota 0. Certo, la qualificazione rimane proibitiva, ma se la matematica non ci condanna, noi ce la giochiamo.
Mister Kiplagat sceglie un po’ di turnover, per dare fiato a qualcuno particolarmente provato. In porta ritrova spazio Steinarsson, titolare per necessità all’inizio della scorsa stagione; difesa classica con Yum, Kjellgren, Fedorchenko e la novità Calabuig; centrocampo con Nestor, Kane e baby Rosado; tridente con Shah a fare da guida per le ali Alex e Smiljanic.
A dispetto di quelle che sono le nostre intenzioni bellicose, è il River a partire a bomba, al punto che per 12’ non vediamo palla, salvo poi azzardare una azione al 15’, ovviamente senza esito positivo. Alla successiva scorribanda avversaria, andiamo sotto: il minuto è il 20’ e lo 0-1 ci farebbe salutare la World League con largo anticipo. Al 35’ Smiljanic ha sui piedi l’occasione del pareggio, direttamente dagli undici metri, ma spreca malamente. Ci avviamo, dunque, allo scadere della prima frazione, con la coda tra le gambe. La ripresa inizia male: esce Fedorchenko ed entra Yang, poi al 53’ Smiljanicci regala una sua personalissima interpretazione della parola “doppietta”, gettando alle ortiche un altro calcio di rigore. Due erroracci su massima punizione, sotto di un gol e con il difensore più forte forzatamente in panchina: mister Kiplagat avrebbe tutte le scusanti per arrendersi, ma i gialloneri riescono a tornare a fare quello per cui sono pagati, ossia giocare bene a calcio. Riprendiamo a fare gioco, complice un River adagiato sugli allori dello striminzito vantaggio, rendendoci ripetutamente pericolosi attorno al 70’. L’acume del nostro coach si mostra al 78’, quando Calabuig, difensore centrale scelto come titolare al posto del più blasonato Villalba, si inventa il pareggio su tiro sporco. Sulle ali dell’entusiasmo, Smiljanic cerca di riprendersi un po’ di dignità e di farsi perdonare quello che ha combinato fino a quel momento: all’88’ piazza il gol della storia che ribalta tutto e ci dona la vittoria. Dopo la rocambolesca sconfitta in rimonta di ieri contro la Torres, oggi siamo noi a riuscire nell’impresa, delineando un girone di World Leaugue che vede la seguente classifica, con ancora 9 punti in palio: San Isidro e Ifixtchentchen a 10, Inter a 7, Decaro e River a 6, Utopia a 4, Gunners a 2 e AC Vostra a quota 0. Certo, la qualificazione rimane proibitiva, ma se la matematica non ci condanna, noi ce la giochiamo.
Feilhaber decisivo
Domenica e, quindi, giorno di convocazioni. Siamo ben felici di ospitare sempre un bel numero di nazionali nella nostra rosa. Ecco il dettaglio: entrambi i nostri portieri, Rustu e Steinarsson, vanno a casa loro; in difesa Kjellgren, Fedorchenko, Yum e il confermato Brito vestiranno i loro colori; in mezzo al campo Nestor, Rosado, Kane e Ndiaye sono nelle grazie dei rispettivi ct; là davanti sono tanti i chiamati, ossia Smiljanic, Alex, Spoor, Shah, Scharner e il ragazzino Feilhaber.
Oggi c’è anche la sfida di campionato contro un BOT in trasferta, contro il quale puntiamo al bottino pieno. Spazio al turnover, visto che sui campi internazionali abbiamo sfide decisive e molto ostiche. Gli undici di mister Kiplagat sono Steinarsson in porta; difesa con Vedder e Yang in fascia, mentre il centro è per Brito e Calabuig; sulla mediana Lyberopoulos, Rosado e Ndiaye; tridente che vede schierati Strouhal e Shah a lanciare Feilhaber.
La prima azione è giallonera, il protagonista è lo statunitense Feilhaber, ma non si arriva a niente di fatto. I padroni di casa ribattono il colpo, ma senza ferire. Dopo la paura, il riscatto: iniziamo a costruire pericolosità e cogliamo i frutti al 26’ proprio con Feilhaber. 1-0, ma non abbiamo il tempo di festeggiare perché Shah si becca il rosso diretto un solo minuto dopo, lasciandoci in dieci e accumulando due turni di stop. Abbiamo l’attacco spuntato e questo gioca a favore dei nostri avversari, che prendono coraggio mano a mano che passano i minuti. Nemmeno l’intervallo frena il loro trend e nella ripresa ci rendiamo pericolosi per la prima volta solamente al 70’, dopo aver ripetutamente arginato le loro scorribande. Fatichiamo veramente tanto, ma la perseveranza difensiva dei nostri quattro ci permette di portare a casa la vittoria agognata.
Rimaniamo in scia di Venticello, che ci precede di un solo punto: la questione scudetto è ancora lunga da affrontare.
Arriva anche la promozione in prima squadra per il C CS Reis. Non male il ragazzino.

Oggi c’è anche la sfida di campionato contro un BOT in trasferta, contro il quale puntiamo al bottino pieno. Spazio al turnover, visto che sui campi internazionali abbiamo sfide decisive e molto ostiche. Gli undici di mister Kiplagat sono Steinarsson in porta; difesa con Vedder e Yang in fascia, mentre il centro è per Brito e Calabuig; sulla mediana Lyberopoulos, Rosado e Ndiaye; tridente che vede schierati Strouhal e Shah a lanciare Feilhaber.
La prima azione è giallonera, il protagonista è lo statunitense Feilhaber, ma non si arriva a niente di fatto. I padroni di casa ribattono il colpo, ma senza ferire. Dopo la paura, il riscatto: iniziamo a costruire pericolosità e cogliamo i frutti al 26’ proprio con Feilhaber. 1-0, ma non abbiamo il tempo di festeggiare perché Shah si becca il rosso diretto un solo minuto dopo, lasciandoci in dieci e accumulando due turni di stop. Abbiamo l’attacco spuntato e questo gioca a favore dei nostri avversari, che prendono coraggio mano a mano che passano i minuti. Nemmeno l’intervallo frena il loro trend e nella ripresa ci rendiamo pericolosi per la prima volta solamente al 70’, dopo aver ripetutamente arginato le loro scorribande. Fatichiamo veramente tanto, ma la perseveranza difensiva dei nostri quattro ci permette di portare a casa la vittoria agognata.
Rimaniamo in scia di Venticello, che ci precede di un solo punto: la questione scudetto è ancora lunga da affrontare.
Arriva anche la promozione in prima squadra per il C CS Reis. Non male il ragazzino.

Rimpolpare la Primavera
La lungimiranza crea le basi per allevare campioni. Così si spiegano i due nuovi ingaggi nella Primavera, un paio di 15enni di belle speranze.
Dag Bolly, A CS norvegese con abilità 8,55 e valore 1850, pronto a sgomitare per farsi spazio nel nostro parco attaccanti pieno di pezzi grossi. Ha il vantaggio di essere, attualmente, l’unico attaccante nella rosa delle giovanili. Ecco la sua scheda.

Direttamente dalla terra delle piramidi Medo Mahmoud (non è il vincitore di Sanremo e spero non voglia i soldi che il cantante va dicendo nella sua canzone), M C da valore 1950 e abilità 9,82. I numeri parlano da sé, ma sono tanti i nostri mediani. Vedremo se manterrà questi stratosferici ritmi di crescita.

Dag Bolly, A CS norvegese con abilità 8,55 e valore 1850, pronto a sgomitare per farsi spazio nel nostro parco attaccanti pieno di pezzi grossi. Ha il vantaggio di essere, attualmente, l’unico attaccante nella rosa delle giovanili. Ecco la sua scheda.

Direttamente dalla terra delle piramidi Medo Mahmoud (non è il vincitore di Sanremo e spero non voglia i soldi che il cantante va dicendo nella sua canzone), M C da valore 1950 e abilità 9,82. I numeri parlano da sé, ma sono tanti i nostri mediani. Vedremo se manterrà questi stratosferici ritmi di crescita.
