Utopia - Sala stampa

[Paccio]

Musi lunghi per la caduta in campionato con il BOT, oggi in UFFA scendono in campo i titolari, sebbene l’avversario sia sempre un non schierante. Questa competizione ci sfugge da molte stagioni, anche se una finale l’abbiamo giocata. Mister Kiplagat mette sul rettangol overde Beltran in porta; linea arretrata con Yum, capitan Roberts, Fedorchenko e Kjellgren; Nestor in cabina di regia; centrocampo roccioso con Rowley e Kane; tridente meraviglia con Scharner, Gabrielsen e Alex. In panchina c’è il neopromosso Rosado pronto a subentrare ed esordire.
Pronti, via e il 41221 dei padroni di casa regge alle nostre fiammate iniziali, che siamo incuranti del fattore campo. Gabrielsen spadroneggia sul fronte offensivo, ma non finalizziamo la costante pressione e, a metà della prima frazione, lo 0-0 campeggia ancora sul tabellone. Si danno da fare anche Yum e Rowley, in zone che non gli competono, ma non troviamo sfoghi. L’unica nota da segnalare per il BOT è un cambio, senza parlare delle innumerevoli palle perse. All’intervallo torniamo negli spogliatoi sbuffando, visto che non ci schiodiamo dal pareggio amaro. Kiplagat striglia i gialloneri ad essere maggiormente propensi all’attacco e si torna a giocare. Le prime note dei secondi 45’ paiono risuonare identiche a prima: ci manca solo il gol per dare un motivo alla nostra superiorità. Altre due sostituzioni per chi ci ospita, noi abbiamo ancora i nostri undici. Finalmente al 66’ Kane offre al piede fino di Alex la possibilità di ciabattare: la rete si gonfia e passiamo in vantaggio, senza che nessuno abbia da ridire. Al 75’ giallo per Rowley, con Kane padrone indiscusso del centrocampo. L’orologio corre fino al 90’ e strappiamo una vittoria meritata, ma sudata oltre ogni previsione. Tutti sufficienti i nostri undici, Alex il migliore.
Quel che conta, comunque, sono i tre punti: Sporting Cardito e Taranto vincono a loro volta, a pare proprio che saremo noi tre a giocarci i due posti verso il passaggio del turno. Il calendario dice che anche alla prossima avremo avversari abbordabili, ma poi cominceranno gli scontri incrociati: lì ci sarà da ballare.

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C’è da vendicare la mesta caduta dello scorso turno e siamo privi di Smiljanic, che si era fatto cacciare. Gli undici scelti da mister Kiplagat sono Rustu a difendere la rete; linea difensiva con Harris, Calabuig, Brito e Yang; Streller sulla mediana; a centrocampo il debutto di Rosado e Ndiaye; tridente offensivo con Spoor, Shah e Lacatus. Orgogliosamente sottolineiamo che tutti quanti sono cresciuti nel nostro vivaio. L’avversario è un BOT, realtà da non sottovalutare, come abbiamo imparato a nostre spese.
Malebolge Arena alquanto affollata, ma i primi 15’ parlano di un sostanziale equilibrio. Subito dopo, però, ne esce l’azione che non ti aspetti: Rosado costruisce, Spoor piazza l’assist e Lacatus ciabatta in rete, regalandoci il vantaggio. Tutta discesa da qui in poi? Ma neanche per sogno: il resto del primo tempo ci vede attaccare senza sosta, ma non arrivare al raddoppio. Come spesso accade, il mister carica i gialloneri negli spogliatoi e, alla ripresa, si parte forte: al 53’ Spoor trova la rete in solitaria, imitato da Streller al 65’. Tiriamo il fiato, il margine di tre reti ci rassicura, ma c’è fame di gol: al 71’, su angolo, Calabuig incorna, e a cavallo tra il 73’ e il 77’ Spoor si inventa la strepitosa tripletta. Prima un gesto acrobatico e poi un elastico propiziano il rotondo 6-0 con cui finisce il match.
Pagelle che vedono solo Harris e Rosado (il debutto non è mai semplice) insufficienti, mentre si sprecano i 9.
Anche Steans e Sandro vincono, così ora le prime tre piazze sono Steans a 12, Sandro a 7 e Utopia a 6. La prossima giornata vedrà nuovamente sfide con BOT, per cui la classifica dovrebbe restare immutata, ma presto si assisterà agli scontri diretti.

Ci sono state anche le convocazioni, momento sempre positivo di riscontro della qualità della rosa: entrambi i nostri portieri, Rustu e Beltran, rimangono nelle grazie dei loro coach; in difesa contiamo tre nazionali, ossia capitan Roberts, Fedorchenko e Yum, che viene confermato; un mediano su due, Nestor, avrà la sua gloria nelle fila del Messico; a centrocampo Kane, Rowley e Ndiaye volano a casa loro, con la novità assoluta di Rosado nella Spagna (appena promosso, senza presenze con i nostri colori, già convocato: speriamo non si bruci come Piola); in attacco Scharner, Alex, Spoor e Shah sorridono, mentre Gabrielsen stavolta non fila in Norvegia.

Concludiamo con un'informazione di servizio: iniziati i lavori allo stadio per il video tabellone, che sarà operativo tra dieci giorni. Non vogliamo far mancare niente ai tifosi.

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Si torna in UFFA, sfidando un BOT, ma non per questo mister Kiplagat schiera le seconde linee. Opta per un undici misto, ossia Rustu in porta; difesa con Harris, Yang, capitan Roberts e Villalba; Streller sulla mediana; centrocampo con il vecchio Rowley e il nuovo Rosado; tridente con Gabrielsen, Smiljanic e Alex.
Primo tempo avari di emozioni: 40’ di nulla, ma davvero nulla, con gli spettatori che rumoreggiano sugli spalti. Si segnala il giallo a Harris e poco altro. In questa desolazione Smiljanic, al 42’, realizza il vantaggio, del tutto inaspettato, con un tiro al fulmicotone. Questo lampo ci mette tranquilli sul fronte risultato, ma il gioco latita e i ritmi calano nuovamente. La ripresa è la brutta copia di una prima frazione non esaltante: Smiljanic si becca un giallo e non riusciamo a renderci pericolosi. Ancora una volta il raddoppio arriva quando meno te lo aspetti: dal nulla Alex, al 66’, triangola e segna, mettendo in saccoccia la vittoria del match. Presi dal brio della rete gonfiata, al 74’ Smiljanic in acrobazia si concede la doppietta personale, forse per farsi perdonare la squalifica in campionato, rimediata con un rosso contro un BOT (che ci ha pure sconfitti). Sul 3-0 ci possiamo rilassare, ma così non è per tutti i presenti in campo: Yang al 93’ insulta il quarto uomo e si fa cacciare inutilmente. Il giovane sud coreano (peggiore in campo) deve farsi per bene le ossa, prima di poter sperare di scendere in campo in match più importanti di questo.
Restiamo in tre in vetta, visto che anche Sporting Cardito e Taranto vincono. Il prossimo turno infrangerà sicuramente questo equilibrio: andremo sul campo dello Sporting, caricati a molla e con un unico obiettivo.

Nella Primavera arriverà Caballero, direttamente dal’Uruguay: D SD, 7,59 di abilità, 17 anni e prossimo promosso in prima squadra. Per fargli posto, all’asta fin da ora Harris, 23nne DC SD inglese, con noi da sei stagioni.
Ecco la scheda del nuovo ragazzino.

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Turno di campionato tranquillo contro il fanalino di coda della classifica, Aquile della notte. Per l’undici iniziale siamo orfani di Smiljanic squalificato, in virtù del rosso rimediato nella partitaccia persa contro un BOT. Oggi turnover parziale per evitare il ripetersi di certe situazioni spiacevoli. Tra i pali il nazionale turco Rustu; difesa a quattro con Calabuig, Fedorchenko, Brito e Yang; Streller sulla mediana; centrocampo con la coppia Rosado-Kane; tridente offensivo composto da Shah, Scharner e Lacatus.
Fischio d’inizio sul campo delle Aquile e sono loro, al 3’, a mostrarsi per primo. Rimane, però, un fuoco di paglia: piano piano ci facciamo strada sulla loro metà del terreno di gioco, nonostante il cambio forzato di Villalba per Fedorchenko. La nostra insistenza trova materializzazione in Scharner, che sfrutta rocambolescamente una giocata di Kane al 34’. Non abbiamo nemmeno il tempo di festeggiare che anche Shah deve uscire. A lui subentra Gabrielsen e si torna negli spogliatoi senza altro colpo ferire. La ripresa vede subito un giallo per Rosado, ma i ritmi sono blandi e i padroni di casa non fanno molto per impensierirci. Sembrano tutti contenti dell’1-0, noi sicuramente, ma Scharner ha il gol nel sangue e al 91’ trova il raddoppio personale per il definitivo 2-0.
Purtroppo il peggiore in campo è stato Rosado, ma è solamente alla terza presenza in prima squadra. Top player il bomber Scharner.
Il trittico di testa rimane sempre composto da Steans, Sandrocn12 e noi in terza piazza, in virtù dei tre avversari BOT che non hanno creato problemi. La musica sarà diversa la prossima giornata, quando alla Maleboblge Arena ospiteremo Sandrocn12 per tentare il sorpasso. Prima, però, c’è da pensare alla UFFA: pure lì c’è un trittico in vetta, ma i posti sono due. Sfideremo lo Sporting Cardito senza lo squalificato Yang, che comunque non sarebbe sceso in campo titolare.

Rimangono sul mercato il CC Piola e il DC SD Harris, entrambi all’asta a 1k.

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Scontro di alto livello sul campo dello Sporting Cardito, in vetta al girone di UFFA con noi e il Taranto. Abbiamo Yang squalificato, ma non c’è problema: mister Kiplagat punta su un undici di qualità e il giovane sudcoreano non rientra ancora in questo gruppo.
Beltran a difesa della baracca; terzini Villalba e Yum, con capitan Roberts e Fedorchenko centrali; Nestor in mediana; linea centrale di centrocampo con Kane e Rowley; tridente offensivo composto da Alex, Gabrielsen e Spoor. La tensione è alta, in gioco c’è parte del passaggio del turno.
I padroni di casa iniziano forte, guadagnando una punizione al limite, che però non porta a niente. Dopo questo inizio difficoltoso, al primo affondo al 12’ Spoor di fortuna ci porta in vantaggio. Seguono minuti di battibecchi e galoppate su entrambi i fronti. Il campo fangoso non ci aiuta, ma il gioco iniziamo a farlo noi e la preponderanza trova realizzazione al 34’ quando Kane dai 25 metri raddoppia. Sporting Cardito non ci sta a reagisce subito, ma riusciamo ad arginare la furia. Al 42’ Rowley cede il posto al giovane Rosado, esordiente in prima squadra proprio in questa stagione. Questo cambio potrebbe alterare gli equilibri in campo e, infatti, la ripresa comincia n maniera difficoltosa per noi, stretti nella nostra metà campo. Mettiamo fuori la testa al 62’, respirando un po’ dopo la pesante pressione dello Sporting. Questa frattura della dominazione avversaria ci dà brio ed è lesto Alex, al 68’, a mettere a frutto una triangolazione: è 3-0 in trasferta, i tifosi gialloneri sugli spalti esultano come non mai. Oramai per lo Sporting è una questione d’orgoglio e cerca il gol della bandiera con insistenza. Sul finire del match arriva il giallo per Spoor, decisamente evitabile, ma come si può redarguire il proprio bomber? Al 94’ anche Yum finisce sul taccuino dell’arbitro e, a seguire, il fischio finale. Vittoria importantissima: un 3-0 su campo avverso non fa che caricarci, in vista del passaggio del turno. Anche le pagelle ci sorridono: tutti sufficienti e va bene così.
Il Taranto ha vinto facile contro un BOT e ora la graduatori dice Taranto e Utopia a quota 15, mentre lo Sporting è a 12. Prossimo turno con lo scontro Sporting – Taranto (e noi contro un BOT), poi all’ultima Taranto – Utopia. Non male come chiusura di girone.

Ora tocca al campionato, dove affronteremo i secondi in classifica con il dichiarato obiettivo di tentare il sorpasso.

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Domenica di chiamate a casa per i giocatori meritevoli: entrambi i nostri portieri vengono convocati, così Rustu vola in Turchia e Beltran in Paraguay. In difesa c’è il gradito ritorno di Villalba in Argentina, oltre ai soliti Yum nella Corea del Sud, Fedorchenko in Ucraina e Roberts in Inghilterra. Sulla mediana il solo Nestor è in Messico. A centrocampo folta schiera: Kane in Cina, Rowley nella Scozia, baby Rosado in Spagna e Ndiaye nel Senegal. Gli attaccanti convocati sono Alex in Portogallo, Spoor in Austria, Shah in Camerun e Scharner in Norvegia.
Gabrielsen rimane escluso dalla Norvegia, nonostante le ottime prestazioni, e Streller si è infortunato per cinque giorni, che gli faranno saltare un match di campionato e uno di UFFA.

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Malebolge Arena pronta ad accogliere la seconda forza del campionato, che ci precede di un punto in classifica. Orfani dell’infortunato Streller, mister Kiplagat piazza in campo il meglio che si possa ambire: Beltran in porta; difesa a quattro con Kjellgren e Brito terzini e al centro Fedorchenko e Villalba; Nestor sulla linea mediana; centrocampo con Rowley e Kane; tridente meraviglia composto da Spoor, Scharner e Gabrielsen.
Il pallino del gioco è nelle nostre mani, almeno nelle fasi iniziali. Sandrocn12 perde già al 4’ un titiolare, mentre noi premiamo alla ricerca del vantaggio, costruendo azioni. Concretizziamo al 25’ con un gran gol di Nestor: con un elastico disorienta l’avversario e poi trafigge il portiere in pallonetto. Non male per un mediano, ma il messicano quest’anno è esploso in tutta la sua classe, dopo qualche stagione di rodaggio. Sul finire della prima frazione guadagniamo anche la superiorità numerica, grazie a un rosso per un avversario.
L’inizio della ripresa vede una sostituzione anche per noi: esce Scharner ed entra Smiljanic e, dalla faccia del nostro medico, pare anche che sia qualcosa di serio. Attendiamo la fine del match per saperne di più. Al 57’ l’ariete offensivo, Gabrielsen, affamato di gol e gioco per tornare nelle grazie del ct della Norvegia, che lo esclude spesso, raddoppia con un colpo di maestro. Il risultato sembra al sicuro, per come si sono messe le cose. Dopo un quarto d’ora di calma, al 75’ il subentrato Smiljanic timbra la sua presenza con un gol, il cui merito spetta in realtà al portiere avversario. Galvanizzati, all’80’ è il nostro centrocampista Kane a insaccare di forza, seguito all’86’ da Spoor in acrobazia. Esito pesante per i nostri ospiti, la cui inferiorità numerica s’è fatta assai sentire, sebbene fossimo passati in vantaggio in undici contro undici. Termina 5-0, tra gli applausi dei nostri tifosi, contenti di aver raggiunto il secondo posto in classifica. Pagelle positive per tutti: siamo felici per Smiljanic, ragazzino del vivaio, che si fa valere anche con team di rilievo e non solo con i BOT.
Il bollettino medico, purtroppo, parla di sei giorni di out per Scharner, corrispondenti a una partita di UFFA e ad una di campionato. Il nostro A D ha subito una distorsione, lo attendiamo con trepidazione.
Steans, ovviamente, batte il suo BOT e ora il loro vantaggio sulla nuova seconda è di 6 punti. Poi ci siamo noi a 12 e, a seguire, la coppia Sandrocn12-BOT a 10. Gli equilibri del campionato paiono essere proprio questi.

Prossimo impegno in UFFA, dove ci potremmo qualificare con un turno di anticipo, contro un BOT, mentre Taranto e Sporting Cardito, rispettivamente primi con noi e secondi a -3, fanno lo scontro fratricida. Saremo privi di Streller, Scharner e Yang, ma del turnover era già in pronostico.

Anche la prossima di campionato sarà contro un BOT e torneranno a disposizione Streller e Yang, che probabilmente saranno nell’undici iniziale. Scharner, invece, sarà ancora out.

[Paccio]

Oggi si parla di UFFA: giornata importante in vista.
Se il Taranto sconfiggerà Sporting Cardito e noi faremo almeno un pareggio, avremo la qualificazione in tasca con un turno d’anticipo, permettendoci così di giocare l’ultimo turno del girone in scioltezza assoluta. A nostro favore c’è l’avversario, un BOT, e mister Kiplagat schiera un undici zeppo di giovani, con una stella in mezzo al campo: Carlos Garcia. Nel dettaglio, abbiamo Rustu in porta; difesa con Calabuig, Brito, Yum e Kjellgren; Garcia, come detto, in regia; centrocampo con Ndiaye e Rosado; tridente Shah, Lacatus e Smiljanic. Sono ben tre gli uomini out: Streller, Scharner e Yang.
Nonostante si giochi in casa, partiamo male e soffriamo le sfuriate dei nostri ospiti: prima del 25’ non si segnala una sola azione degna di nota da parte nostre. Non appena prendiamo le misure di contenimento, però, capovolgiamo l’equilibrio in maniera drastica: Lacatus al 31’ di rimpallo fortunato trafigge il portiere avversario e ci porta avanti. Questo lampo chiude praticamente la prima parte del match, con la ripresa che riprende all’insegna della noia per i primi 15’. Abbiamo in quel momento un angolo a favore e Garcia, imperioso di testa, insacca al 59’. Il raddoppio sortisce un effetto anestetico sui ventidue in campo, complice anche quello che arriva dal campo del Taranto, che sta vincendo. Il nostro dovere lo facciamo, portando la vittoria fino al 90’, e anche i pugliesi hanno la meglio sullo Sporting: ci ritroviamo così qualificati, assieme a loro, e con un ultima giornata che ci vedrà avversari in un match che non servirà a niente. I festeggiamenti sono sentiti, si approda ai quarti!
Migliore dei nostri è stato Lacatus, peggiore Rosado (il ragazzino spagnolo deve farsi le ossa in una zona del campo già di suo difficile).

Prossima di campionato contro un BOT, senza Scharner ancora infortunato: poi, per fortuna, tornerà disponibile.

È scoppiato un caso per l’esultanza di Garcia, di cui abbiamo una testimonianza. Giudicate voi: la foga per il riscatto, dopo essere stati illusi e scaricati, può valere come giustificazione?

[Paccio]

Oggi sfida di campionato, con il gradito ritorno dall’infortunio di Streller. Ancora out, invece, Scharner, che salterà anche la UFFA (per fortuna, match ininfluente: il girone lo abbiamo già passato!). Gli undici che sfideranno Academica, un BOT, saranno Rustu l’ottomano in porta; difesa con capitan Roberts e Calabuig al centro, mentre terzini Brito e Yang; il redivivo Streller in regia; linea di centrocampo con Ndiay e Rosado, che necessita di fare esperienza; tridente composto da Shah, Smiljanic e Lacatus.
Siamo in trasferta e iniziamo con il freno a mano tirato, per cui i primi 10’ trascorrono nella sonnolenza. Ci vuole un’incursione dei padroni di casa per darci il via: lesto è Smiljanic ad approfittarne e a sbloccare lo 0-0 al 14’, con un gesto acrobatico. Il lampo del serbo rimane l’unico segno di attività calcistica sul rettangolo verde, in questa prima frazione all’insegna della calma. Ci va bene che siamo in vantaggio, altrimenti i tifosi avrebbero tutti i loro buoni motivi per coprirci di fischi. Siamo lenti e svogliati, mister Kiplagat avrà di che dire all’intervallo. La ripresa inizia con l’uscita di uno spento Lacatus e l’entrata di Spoor: la presenza della stella austriaca potrebbe scuotere gli animi. Brito si scuote, in effetti, ma rimedia il giallo per la sua foga. Si sente il gol nell’aria ed eccolo arrivare, anzi, eccoli giungere in coppia, su identica dinamica in due minuti. Tra il 68’ e il 70’, due maestosi colpi di testa di due difensori, il coreano multizona Yang e capitan Roberts, allargano il divario sul 3-0. Ora si ragiona e si fa spettacolo! Spoor non manca di timbrare la sua presenza in campo, sebbene da subentrato, e al minuto 83 va in rete a sua volta. Dopo i primi 45’ difficoltosi, sfoggiamo una brillante prestazione: se non lo facciamo contro i BOT, quando? Termina con il poker e con la classifica che vede sempre gli stessi divari: Steans in vetta, noi a -6 e poi Sandrocn12 a -2 da noi.
Il prossimo impegno è ancora il turno di campionato: sarà tutta un’altra musica perché si inizia il girone di ritorno e ospitiamo la capolista, dopo il pirotecnico 2-3 dell’andata. Speriamo di fare bene, ce la metteremo tutta e avremo la rosa al gran completo, con il ritorno di Scharner. Kiplagat avrà l’imbarazzo della scelta.

Eduardo “Caballo” Caballero, uruguaiano 17enne, D CD, approda in prima squadra. Contiamo così tanto su di lui da aver messo all’asta Harris. Ecco qua il nuovo arrivo.

[Brizione88]

L'esultanza di Garcia non mi pare da condannare. Il suo linguaggio mi ricorda un manager che ha fatto la storia di Whisper