Utopia - Sala stampa

Pre match conferences and official club declarations - Conferenze prepartita e dichiarazioni ufficiali dei club
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Paccio
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Primi tre punti facili

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Inizio soft di stagione contro Lanxa Anxa, per cui spazio alle riserve, anche perché in UFFA non si scherza e non ci sarà turnover. Ecco il nostro undici: Roberto Carlos in porta; difesa con la quota giovane composta da Ofori e Maurer, mentre l’esperienza la portano Kjellgren e Fedorchenko; Ferrari in mediana, dietro a Rosado e al debuttante assoluto Hacker, già convocato nella nazionale tedesca; tridente titolare con Gabrielsen, Spoor e Smiljanic.
Partita a senso unico fin dalle prime battute, ma passiamo il primo tempo a prendere a pallonate il loro portiere, senza riuscire a trafiggerlo. Se l’andazzo rimane questo, potremmo portare a casa meno del previsto, ma la ripresa si apre con Smiljanic che stacca di testa e la insacca, siglando la prima rete stagionale dei gialloneri e portandoci avanti. Al 60’ Hacker deve uscire ed entra Ndiaye, per cui il centrocampo acquista qualità. Teniamo in mano il match, come da abitudine, ma si fatica a raddoppiare e anche è un’abitudine che ci dobbiamo scrollare di dosso. All’85’ è il nostro terzino Kjellgren a piantare in rete il 2-0, chiudendo ogni discorso in merito. Tre punti meritati e si parte da capolista, visto com’è andata sugli altri campi: Venticello batte di misura AC Picchia, mentre gli Stallions regolano di misura il BOT Thalex, per cui la differenza reti ci consegna la vetta. Alla seconda giornata ci sarà ben altro tono di partita, visto che andiamo da AC Picchia.

Aggiornamento sulla Primavera: molti movimenti in entrata, per cui le gerarchie sono cambiate.
Tra i 17enni, i papabili all’approdo tra i grandi sono Niang (M C di valore 2150), Wood (D CD di valore 2100) e Vedder (D D di valore 2250).
I 16enni sono tanti, ma la corsia preferenziale è per i due attaccanti, vista l’età di tre pietre miliari della prima squadra, vicini alla soglia dei 30: abbiamo Magnusson (A CSD del valore di 2200) e Brodie (A S di valore 2100). Il favorito come terzo futuro promosso (sempre che non ci siano ritirandi, altrimenti il discorso sarà tutto da rifare) è Vasser (D SD di valore 2150).
Vista la preponderanza di difensori, forzatamente ci sarà da sfoltire il reparto.
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Paccio
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Esordi internazionali: poca gloria e tanti cartellini

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Esordio stagionale in UFFA e si inizia fin da subito a fare sul serio, sfidando Beginners in trasferta. Siamo orfani di Brito, che deve scontare la squalifica della scorsa stagione, per cui il nostro undici vede Rustu in porta; difesa con Yum, Kjellgren, Fedorchenko e Villalba; Nestor in cabina di regia, alle spalle di Rosado e Ndiaye; tridente offensivo con Gabrielsen, Alex e Scharner.
Le cose girano male fin dalla prima azione avversaria: angolo per i padroni di casa e svantaggio immediato. Siamo succubi del loro gioco, frastornati da questo inizio, ma non appena raggiungiamo l'area nemica al 12' Alex ristabilisce l'ordine. Ovviamente gli uomini di Beginners non ci stanno e ribaltano subito a loro favore, nuovamente, le sorti del del match al 15'. Nell'arco di un solo quarto d'ora ci ritroviamo sull'1-2 e al 28' perdiamo anche il nostro difensore migliore, Kjellgre, sostituito da Vedder. A prima vista sembra un cambio che ci penalizza, ma alla fine il giovane risulterà migliore dello svedese.
Portiamo il minutaggio fino al 45' senza ulteriori scossoni, per poi tornare sul rettangolo verde decisamente carichi: giallo per Rosado dopo una manciata di minuti e al 60' Scharner, baciato dalla fortuna con un rimpallo, agguanta il pareggio. Galvanizzati dal trend che ci pare sorridere, arginiamo le scorribande avversarie e all'81' ancora Scharner, in acrobazia, ribalta tutto. Festeggiamenti obbligati, ma un siffatto esito sarebbe ingiusto e la dea del calcio ci mette lo zampino: al 90', minuto che spesso ci ha regalato punti e vittorie, è fatale per noi: arriva il pareggio su tiro ciabattato, per il definitivo 3-3 che sembra essere più che giusto.
Nel girone di ferro in cui ci troviamo altro pareggio da Cappelle dei Marsi e Deportivo, mentre La Rinascita asfalta Fregene Old Style. Vittoria di misura per Naples su AS Fontana.
Prossimo impegno contro Cappelle dei Marsi, anche loro alla ricerca della prima vittoria per scalare la classifica e agguantare la qualificazione.

Presi dalla foga di campionato e UFFA, dimentichi degli stravolgimenti dei passaggi dal Dark, nemmeno ci eravamo accorti di disputare pure la World League. Fato vuole che avessimo schierato, per cui contro il boss Aliberto, alla guida della sua Torres, abbiamo una formazione decente: Rustu a difesa dei pali; difesa a quattro con Brito, Villalba, Yum e Kjellgren; Nestor alle spalle di Kane e Rosado; tridente con Gabrielsen, Spoor e Smiljanic.
Si parte con 5' di pura assenza e una Torres corsara nella nostra area: lo svantaggio è nell'aria e si concretizza al 14', senza che siamo ancora riusciti a costruire una azione degna di nota. La rete subita ci scuote e iniziamo a imbastire una reazione plausibile, non fosse che attorno alla mezzora un doppio cambio spezza gli equilibri: entrano Calabuig e Shah per Villalba e Smiljanic, per cui c'è da ritrovare un certo equilibrio che ci conduce, senza colpo ferire, all'intervallo.
Si torna in campo con l'unico obiettivo dichiarato di pareggiare: effettivamente abbiamo un piglio diverso e una grinta che non si era vista prima, ma questo gioca a nostro sfavore. Al 53' Kane viene espulso, al 54' giallo per Gabrielsen e al 55' altra sostituzione forzata, con Maurer, un terzino, subentrante a Brito, difensore centrale. Sotto di una rete, di un uomo, con un giocatore fuori ruolo, vediamo scemare le speranze di tornare in carreggiata. Subiamo il contrattacco della Torres, che sferra colpi a non finire, ma la baracca regge. A costo di preservare l'unica rete subita, Rosado si immola e perdiamo tutto il centrocampo all'81', dal momento che pure lui viene espulso. Al fischio finale lo 0-1 è il male minore: tanti eventi sfavorevoli hanno caratterizzato l'andamento del match, che sarebbe forse stato diverso senza cartellini e cambi. Certo è che adesso dovremo fare i conti con le squalifiche in un settore, il centrocampo, in cui non abbiamo troppe alternative.
Nelle altre partite Decaro cala il poker contro l'Inter, come anche Beginners contro Real Leonessa; CSKA supera 3-2 la Sampdoria, in un primo turno senza pareggi.
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Paccio
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Come battere AC Picchia

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Seconda giornata di campionato, il livello dell’avversario cresce a dismisura: passiamo da un BOT ad AC Picchia. La scelta dell’undici titolare deve essere oculata e il mister Kiplagat fa calare la sua decisione su Rustu in porta; difesa a quattro con Kjellgren e Yum in fascia e al centro Brito e Villalba; centrocampo con Nestor dietro a Kane e Ndiaye; tridente offensivo con Gabrielsen, Alex e Scharner.
Si parte forte: al 2’ c’è già un calcio d’angolo che Kjellgren trasforma in rete, ritrovandosi così a essere il nostro capocannoniere, nonostante il suo essere terzino. Da lì in poi, AC Picchia preme forte per il resto della prima metà del match, tentando allo sfinimento di recuperare la rete di svantaggio, ma si arriva all’intervallo con il nostro risicato vantaggio, che ci dà una relativa sicurezza nei nostri mezzi.
Si riprende e perdiamo il nostro top player Alex, al cui posto entra il giovane Strouhal, che si ritrova sulle spalle una eredità pesante. Il match rimane arido di emozioni, con noi richiusi dietro a difendere strenuamente la rete. L’ultimo quarto d’ora si accende e racchiude in sé tutto quello che non abbiamo visto prima: al 78’ Ndiaye raddoppia con un tiro carambolato sulla schiena di un avversario, ma il 2-0 dura poco. Al minuto 80 AC Picchia dimezza e si porta sul 2-1, ma questa resta l’ultima fiammata della partita. Vittoria decisa e importante, visti i pochi schieranti, contro i quali è fondamentale raccogliere punti.
Sugli altri campi sia Venticello che gli Stallion vincono a valanga contro i rispettivi BOT, per una classifica che vede Stallions, Venticello e Utopia a punteggio pieno e AC Picchia incredibilmente a quota zero (ma ha avuto un calendario pessimo, trovandosi di fronte due schieranti nei primi due match).
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Amarezza internazionale

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Cappelle dei Marsi si oppone al nostro cammino in UFFA, dopo il pareggio d’esordio. Senza Brito, squalificato, i nostri titolari sono Rustu in porta; difesa con Yum, Fedorchenko, Villalba e Kjellgren; come mediano responsabilità a Ferrari, dietro a Rosado e Kane; tridente offensivo con Gabrielsen, Smiljanic e Spoor.
Partiamo con il piglio giusto, senza timore, e inanelliamo occasioni su occcasioni. Quando al 34’ Smiljanic sblocca la partita a nostro favore, nessuno se ne stupisce e noi ci godiamo il meritato vantaggio., cullandolo fino all’intervallo, poco prima del quale assistiamo, nostro malgrado, al cambio forzato tra il nostro marcatore e Strouhal.
La ripresa parte con i migliori auspici nei nostri confronti: dopo il giallo a Ferrari, Cappelle dei Marsi resta in dieci e sembra fondamentalmente fatta per la prima vittoria in UFFA. Come si sa, il calcio regala emozioni, e stavolta queste emozioni ci remano decisamente contro: al 69’ arriva il pareggio. Non ci perdiamo d’animo: eravamo davanti, siamo con un uomo in più, facciamola fruttare! Ecco che Spoor non si fa ripetere due volte il suggerimento a trasformare il rigore che ci viene concesso al 76’, grazie al quale riprendiamo le redini del match. Cappelle non ci sta e all’84’, quando eravamo convinti di aver messo i tre punti in saccoccia, giunge il definitivo pareggio. Termina 2-2, secondo pareggio su due partite in un girone di ferro. Siamo imbattuti, è vero, ma la classifica langue. Nelle altre partite la Rinascita ha la meglio con un sofferto 4-3 su Naples, come Fregene che fatica a imporsi per 2-1 su AS Fontana. Beginners fa faville contro il Deportivo con un perentorio 4-1.
La Rinascita guida con 6 punti, mentre sul fondo c’è AS Fontana, unico team a secco di punti. In mezzo siamo tutti vicini vicini, giusto per far capire che aria tira.

World League contro i favoriti per la vittoria del trofeo, ossia l’FC Decaro. Formazione rimaneggiata per le squalifiche: siamo orfani del centrocampo titolare (out Rosado e Kane), per cui il mister schiera qualche seconda linea per metterla alla prova in una partita vera e trarre le sue conclusioni. In porta Roberto Carlos; difesa con Vedder, Yum, Brito e Fedorchenko; Ferrari in mediana, dietro a Ndiaye e Hacker; tridente con Gabrielsen, Alex e Scharner.
Si inizia con il freno a mano tirato, da entrambe le parti: la prima nota da segnalare è il cambio al 10’ di Rustu per Roberto Carlos, seguito al 14’ da quello di Nestor (mediano prestato al centrocampo) per Ndiaye. Dopo un quarto d’ora ci ritroviamo con un centrocampo d’emergenza pura, visto che abbiamo il neopromosso Hacker e il fuori ruolo Nestor. Gli equilibri iniziano a tremare e il Decaro non è una squadra che si fa sfuggire certe occasioni: al 25’ un tiro – cross frega Rustu e ci ritroviamo 0-1. Reagiamo di prepotenza, al punto che ci viene concesso un rigore al 34’, che purtroppo Gabrielsen spreca malamente. L’occasione per riprendere il pareggio non la sfruttiamo, arrivando all’intervallo sotto di uno.
La ripresa inizia malamente: anche Nestor deve lasciare il campo, per cui ci ritroviamo a centrocampo Ofori, difensore centrale prestatissimo alla causa. Tempo 5’ e il Decaro raddoppia, per la sacrosanta legge del calcio. Non si può negare che ci si provi, a rimettere in piedi la partita, ma siamo troppo inferiori e la terza rete all’84’ non stupisce nessuno. Con un undici che si è incrinato tra squalifiche e cambi, non avremmo potuto attenderci di più. Al fischio finale il tabellone segna 0-3, ma possiamo essere contenti per le prestazioni di Vedder e Ferrari, che entrano di diritto del giro dei titolari, vista l’ottima prova.
Nelle altre partite il CSKA primeggia con un sofferto 4-3 contro il Real Leonessa, mentre Torres e Inter impattano sull’1-1. Beginners asfalta la Sampdoria, per una classifica che vede Decaro, Beginners e CSKA a punteggio pieno, Torres a 4, Inter a 1 e il trittico Utopia, Sampdoria e Real Leonessa a secco di punti.

Le gerarchie della rosa cambiano, anzi, si allarga il bacino di scelta per il coach Kiplagat: nel giro dei terzini entra Vedder, assieme a Yum e Kjellgren; in difesa centrale abbiamo già la lotta tra Villalba, Fedorchenko e Brito; sulla mediana Ferrari reclama spazio, a discapito di Nestor; a centrocampo Ndiaye, Rosado e Kane cercano i due posti da titolari.

Altro giovane che approda nelle nostre giovanili: il 15enne ucraino Kharchenko, MC C di abilità 8,59 e valore 2100. Andiamo a rinfoltire la schiera di virgulti.
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Schiacciasassi in campionato

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Torniamo in campionato, sfidando un BOT che permette di far rifiatare i titolari: abbiamo Roberto Carlos in porta; difesa a quattro con Vedder e Maurer larghi, mentre al centro ci sono Ofori e Calabuig; Ferrari mediano alle spalle di Kane e Hacker; tridente con il debuttante stagionale Feilhaber, circondato da Shah e Strouhal.
Se la prima azione ha il marchio del BOT, poi è un infinito assolo degli undici uomini vestiti di giallonero. Le numerose azioni costruite e la pressione portata all’area avversaria trovano realizzazione al 21’ con Strouhal, che finalizza una iniziativa in dribbling di Shah. Abbiamo la pecca di non chiuderla subito, ma di proseguire con uno sterile possesso palla. Se da una parte non corriamo rischi, sappiamo bene che il calcio è solito regalare sorprese, quindi il risicato margine che ci portiamo all’intervallo necessita di essere arrotondato il prima possibile.
Nella ripresa ci pensa nuovamente Strouhal, stavolta in acrobazia, a raddoppiare, donandoci quella serenità d’animo che non ci sprona a fare meglio, ma ci permette di sederci sugli allori coltivati fino a ora e guardare il cronometro che prosegue, inesorabilmente, fino al minuto finale. Non prendiamo nemmeno un cartellino, portando a casa una bella vittoria che ci permette di essere a punteggio pieno dopo tre partite giocate.
Gli avversari schieranti vedono Venticello vincere facile con Thalex, mentre gli Stallions superano AC Picchia 2-1, con questi ultimi incredibilmente ancora a quota zero punti. Infatti la classifica vede Venticello, Stallion e Utopia a 9, con AC Picchia sul margine della zona rossa.
Alla prossima giochiamo facile contro Thalex, AC Picchia cerca i primi punti con Pussy e c’è lo scontro al vertice Stallions – Venticello.

Viste le prossime promozioni in prima squadra (il D CD Wood e il D D Vedder), ecco che è partita l’asta per Fedorchenko: l’ucraino, DM C, è con noi da undici stagioni e lo abbiamo visto crescere, fino alla sua conquista della nazionale. Impiegato spesso e volentieri, da un paio di anni ha Brito che gli soffia sul collo, con Calabuig riserva e Ofori in miglioramento costante. Non c’è più spazio per lui.
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Pareggite

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Terza giornata del girone di UFFA, dove siamo imbattuti, ma grazie a due pareggi. Oggi sfidiamo il Naples, team sopra di noi in classifica, e schieriamo Roberto Carlos in porta; difesa con Yum, Kjellgren, Villalba e il neo titolare Brito; Nestor dietro a Rosado e Kane; tridente con Gabrielsen, Smiljanic e Alex.
Partiamo decisi, sia nella costruzione del gioco (numerose le occasioni a nostro favore), sia nella foga agonistica (due gialli in 20’ per Rosado e Brito). Il risultato non si sblocca, a fronte di un Naples con mentalità 1 che bada solo a sparare fuori dalla sua area ogni sfera che ci entra. Al 35’ Yum deve uscire, lasciando il posto a Calabuig, entrato nel novero delle prime scelte dalla panchina. Sul finire della prima frazione un altro cartellino per noi, ma che pesa più degli altri: la vittima è Alex, il quale sarà squalificato al prossimo turno.
Nella ripresa la musica non cambia, sebbene noi ci si lanci ulteriormente all’attacco: passiamo da mentalità 16 a mentalità 18, ma non arrivano frutti plausibili, contabilizzabili in reti segnate. Anzi, il ritmo va spegnendosi: al 75’ anche Calabuig si fa male e gli subentra Ofori, per la seconda volta consecutiva fuori ruolo (povero lui). Da lì in poi, il nulla, per cui al fischio finale ecco un altro pareggio: tre su tre, senza sconfitte, ma con pochi miseri punti.
La classifica rimane, però, sorridente: la Rinascita è in vetta a punteggio pieno con 9 punti, poi c’è la bolgia infernale. Beginners, Naples e Deportivo a 4, Utopia, Fontana e Fregene a 3 e, a chiudere, Cappelle a 2. Per a seconda piazza ci sarà bagarre assoluta.
Sul fronte in uscita partono Fedorchenko (DM C) e Maurer (D DS); due difensori vanno, ma approda in prima squadra l’inglese Wood (D DC), abilità 8.27 e valore 2100. Vedremo se, sul lungo termine, il ragazzino si farà valere.
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Primi punti in WL (grazie Garcia)

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Terzo turno di World League, dove siamo ancora a secco di punti. Oggi, contro la Sampdoria, scontano l’ultimo di squalifica Kane e Rosado, per cui avremo un centrocampo d’emergenza. Sfruttando la situazione già critica e la difficoltà del passaggio del turno, il mister opta per uno snello turnover, per cui il nostro undici vede Roberto Carlos in porta; difesa con Brito, Vedder, Kjellgren e Villalba; Ferrari dietro a Ndiaye e Hacker; tridente con Shah, Scharner e Spoor.
Dopo 1’, nemmeno il tempo di sudare le magliette, Rustu entra al posto di Roberto Carlos in porta, ma questo non cambia gli equilibri: partiamo fortissimo e le prime ezioni sono tutte quante giallonere. Oltre allo slancio offensivo, non manca neanche la cattiveria, come testimoniano i gialli per Ferrari e Shah nella prima mezzora. Al 31’, in pieno dominio, accade l’impensabile, l’evento che avrebbe potuto disfare tutto il lavoro compiuto: anche Rustu si fa male e non abbiamo un terzo portiere in panchina. Mister Kiplagat controlla i presenti, scrutando tutti i volti per decidere chi mandare a difendere i pali. Ancora prima che riesca a scegliere, si alza il nostro cileno preferito, dall’alto dei suoi oltre due metri, e si assume ogni responsabilità in un ruolo non suo: si tratta di Carlos Garcia, il capitano della vittoria in UFFA, l’unico reduce di quel centrocampo che venne decimato dai rossi. Prende la maglia di Rustu, se la mette e va in porta, fiero. Applausi scroscianti dagli spalti, vola anche qualche reggiseno in campo. Giusto per gradire, sul finire della prima frazione arriva anche il terzo cambio obbligato: debutta Wood in difesa, appena promosso, come terzino destro al posto di Vedder.
La ripresa parte com’erano terminati i primi 45’: al 67’ Spoor sblocca, portandoci avanti, ma al 78’ giunge il pareggio, non per un errore di Garcia, ma per la bravura dei sampdoriani. Il pareggio appare ingiusto, visto il gioco espresso sul terreno di gioco, e monta la rabbia nei nostri come testimoniano i gialli che arrivano a Scharner e Wood (il ragazzino mostra subito la sua indole guerriera). La giustizia calcistica si fa sentire e al minuto 80 Shah ci riporta avanti, permettendoci di fatto di chiudere la partita. Il 2-1 è l’esito dei 90’, che equivale alla nostra prima vittoria nella competizione.
Ora la classifica vede Decaro a punteggio pieno a 9, seguito dalla Torres a 7 e alla coppia CSKA – Beginners a 6. Oltre la quarta piazza, l’ultima atta alla qualificazione, Inter è a 4, Utopia a 3 e, in fondo a quota 0, Leonessa e Sampdoria.
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Sfidare i fantasmi

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Campionato e sfida a Thalex, un BOT con un nome non numerico. Gli undici titolari sono scelti dal mister in base alle presenze: chi ne ha di meno, gioca oggi, per cui ci sono volti nuovi. In porta Roberto Carlos, che si gioca il posto da titolare con Rustu; difesa con Calabuig e Ofori, riserve, il debuttante da titolare Wood e Vedder, entrato nel giro dei titolari; Ferrari in mediana, con Rosado a fare da insegnante a Hacker, che si deve fare le ossa; tridente con Feilhaber in mezzo, circondato da Shah e Strouhal.
Davanti a noi il vuoto, al punto che la totalità delle azioni e del possesso volge a nostro favore, guardando il grafico finale del match. In quest’ultimo non si riesce a scorgere nemmeno un momento in cui non siamo stati noi ad avere la meglio, per cui non stupiscono i voti alti del nostro undici. Per onor di cronaca segnaliamo i marcatori: nel primo tempo al 15’ Ferrari, mediano che si propone sempre più come alternativa a Nestor, sblocca, imitato al 23’ da Vedder, terzino sulla creta dell’onda. Nella ripresa ci pensa un attaccante a siglare il definitivo 3-0: al 71’ è Shah a gonfiare la rete. Vittoria facile e prevista, ma questi punti valgono come tutti gli altri.
Se la prima vittoria stagionale di AC Picchia contro un BOT era scontata, il big match Stallion – Venticello vede la vittoria degli ospiti per 2-0, ponendo ora la classifica con Venticello e Utopia a punteggio pieno a 12, seguiti a 9 da Stallions. AC Picchia corre per tornare ai piani alti, ma ora ha solamente 3 punti. Al prossimo turno la sfida di cartello ci vede ospiti dagli Stallions, desiderosi di tornare a vincere e di raggiungerci.

Nella Primavera approda il 15enne A S nigeriano Olisadebe, su cui puntiamo per il prossimo cambio di attaccanti, visti i numerosi trentenni.
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Tra UFFA e WL non facciamo bella figura

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Quarta giornata di UFFA, dove siamo imbattuti, ma non abbiamo ancora assaporato il gusto della vittoria: tre pareggi su tre. Il nostro avversario di oggi è Fregene Old Style, contro cui schieriamo potendo scegliere dalla rosa al gran completo: in porta Rustu; difesa che vede Kjellgren, Yum, Brito e Villalba; sulla mediana Nestor è alle spalle di Kane e Ndiaye; tridente offensivo composto da Gabrielsen, Alex e Smiljanic.
Al 3' primo giallo per Fregene: si capisce fin da subito che non si scherza sul campo e che ci sarà da soffrire. La tensione è palpabile e le occasioni che vengono a crearsi non sono per niente numerose: domina la fase di distruzione del gioco altrui, piuttosto che quella della costruzione del proprio. All'intervallo siamo ancora sullo 0-0 e la ripresa non pare essere di calibro diverso. L'equilibrio, evidente, che si può riscontrare sul campo viene messo a repentaglio al 74' quando Kane si fa espellere. Restiamo in dieci e ci chiudiamo ancora di più, nel caso ce ne fosse bisogno. Si prospetta un altro pareggio e così è: al fischio finale usciamo ancora imbattuti dal rettangolo verde, ma solamente con un altro misero punticino.
Sugli altri campi Fontana viene superata di misura da Cappelle, come anche Beginners che vince con il minimo sforzo contro Naples. La Rinascita, da brava capolista, fa valere il suo potere e batte il Deportivo, per una classifica che si delinea a suo favore: in testa la Rinascita a 12, seguita da Beginners a 7. Inizia poi la bagarre degli inseguitori: Cappelle a 5, Utopia, Naples, Fregene e Deportivo a 4, mentre Fontana chiude a 3.
Al prossimo turno ce la vediamo con la capolista, contro cui cercheremo la prima vittoria: missione proprio facile.

World League, competizione dove facciamo quasi da spettatori, visti gli avversari superiori e le assenze pesanti: infortunati Spoor e Villalba, tue titolari inamovibili, per cui il mister fa turnover contro un avversario di tutto rispetto, il CSKA Minkius. Scendiamo in campo con Roberto Carlos a difesa della porta; difesa con Yum, Vedder, Brito e Calabuig; sula mediana Ferrari, alle spalle di Hacker e Kane; tridente con Feilhaber, Scharner e Strouhal.
Dai primi calci dati al pallone sembra che il match possa essere alla nostra portata, ma la dura realtà dei fatti si fa presto sentire: il CSKA prende in mano il gioco e inizia a frastornarci. Cerchiamo di reggere l'assalto, ma sul finire della prima frazione il fortino cade: al 37' subiamo lo 0-1 e andiamo all'intervallo sotto di uno. L'inizio della ripresa ci manda definitivamente ko, quando invece avremmo dovuto essere noi a piazzare la sfuriata per il pareggio: al 55' e al 57' un devastante uno – due sancisce lo 0-3. Certi oramai della sconfitta, tentiamo almeno di salvare la faccia, ma la fase di impostazione langue, visti anche i tre cambi obbligati in dieci minuti: escono Yum, Roberto Carlos e Ferrari, entrano Wood, Rustu e Nestor. A mettere la ciliegina sulla torta ci pensa ancora il CSKA che, all'88', fissa il definitivo 0-4.
Sconfitta pesante, forse oltre i nostri demeriti, ma non abbiamo dato il massimo e non ci lamentiamo: la difesa ha giocato male, al pari del del fronte offensivo, con Hacker a centrocampo che deve, giustamente, fare esperienza.
Siamo penultimi nella classifica, a 3 punti, con la quota qualificazione a 7: missione impossibile, ma la matematica non ci condanna ancora con tre partite ancora da giocare.
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Pareggio d'alta quota

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Sfida ad alta quota in campionato: andiamo a giocare dagli Stallions, che ci seguono a tre lunghezze di distanza, al terzo posto. Una vittoria ci permetterebbe di scavare un piccolo solco con gli inseguitori, mentre una sconfitta compatterebbe i piani alti. Villalba e Spoor sono ancora in infermeria, ma se per l’austriaco non ci sono problemi di sostituti (Alex è ben più che una garanzia), per il centrale difensivo argentino c’è il ballottaggio tra l’eterna promessa Calabuig e il giovane compagno di nazionale belga Ofori.
Il mister sceglie Rustu in porta; difesa con Yum, Kjellgren, Brito e Ofori; Nestor è dietro a Rosado e Ndiaye; tridente con Gabrielsen a raccogliere le scorribande laterali di Smiljanic e Alex.
Come è giusto che sia, nella prima mezzora sono i padroni di casa a dettare legge, ma senza riuscire a sfondare le barricate. Passato lo sfogo degli Stallions, riprendiamo terreno, ma sul finire del primo tempo Ndiaye deve lasciare il posto ad Hacker, il giovane nazionale tedesco ancora acerbo. Sfruttiamo l’intervallo per tentare di organizzare il nuovo assetto, ma nella ripresa il subentrato è sempre in difficoltà: noi crediamo comunque in lui, in fondo è la sua prima stagione tra i pro e sta reggendo una grossa pressione. Se l’inizio del secondo tempo sempre sorriderci, lo 0-1 al 53’ cancella ogni smorfia di felicità dai nostri volti: c’è ancora tempo per reagire, ma in trasferta le cose non sono mai semplici. Ci monta, però, una carica agonistica di tutto rispetto e la nostra furia cieca ritrova la vista nel tiro sporco di Yum, il nostro terzino destro che indovina l’incrocio e ci dona l’1-1. Siamo al 74’ e l’ultimo quarto d’ora è per lo più un controllo reciproco a non sbilanciarsi eccessivamente e mostrare il fianco all’avversario. Al fischio finale ci si ritrova con un punto a testa e una nuova classifica, forte dei risultati: sia Venticello che AC Picchia schiacciano i rispettivi avversari BOT, per cui ora Venticello guarda tutti, da solo, dall’alto con 15 punti (5 vittorie su 5); segue Utopia, anch’essa imbattuta, a 13; a 10 abbiamo gli Stallions e, badando agli schieranti, AC Picchia risale la china, ergendosi a 6 punti al quinto posto.
La prossima giornata sfida con infiniti precedenti: ospitiamo la capolista Venticello, che la maggior parte delle volte ci ha battuti. Speriamo di far cambiare questo trend.
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