Abilità Uniche
Posted: Mon Apr 13, 2020 10:09 am
Abilità Uniche
Pomeriggio normale, campo di allenamento di Utopia, ore 16.50. Un fortunato spettatore viene accompagnato da Brancaleone Silvestri, preparatore atletico con licenza di guida, a osservare i suoi beniamini all’opera.
Sempre presente dalla fondazione del team, lo spettatore ha vinto questo tour in quanto unico acquirente della maglia di Carlos Garcia. L’uomo è agitato: lavora come contabile e il calcio è tutta la sua vita. Finora, l’evento più emozionante della sua esistenza è stato il cambio dalla macchina da scrivere al pc. Oggi ha l’opportunità di vedere i suoi beniamini al lavoro, a toccare con mano gli eroi delle sue domeniche.
“Sei emozionato?”
“Si, signor Silvestri”
“Se hai domande, chiedi”
L’uomo esita, ma poi si lascia andare.
“Come mai da quella parte del campo la rete è alta il doppio, rispetto alle altre?”
Brancaleone sghignazza: ci sono Nestor, Kane e Jair che calciano punizioni, tutte dirette alle stelle.
“Caro mio, hanno 1 nei calci piazzati. Hai presente quanti palloni abbiamo perso? Sai quanti ne hanno bucati i vecchi che abitano qui di fronte? Ci è costato meno alzare la recinzione!”
Proseguono tra le strutture, miracoli della tecnologia sportiva e macchinari per forgiare muscoli d’acciaio. In un angolo Smiljanic viene incitato a picchiare un tifoso di Real Leonessa, indossante la maglia rossonera. Lo spettatore sgrana gli occhi e tira fuori il telefono, pronto a chiamare la polizia.
“Ma cosa succede?”
“Fermo, fermo: è che Ivan ha 1 in aggressività, dobbiamo stimolarlo”
Titubante e turbato, lo spettatore rimane con Silvestri, quasi impaurito: non si attendeva una cosa del genere.
“Non ci sono più le mezze stagioni in Paraguay”
“In Scozia, una volta, erano tutti campi”
“Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle, Peccato che in Senegal non ci siano mai nuvole”
Beltran, Rowley e Ndiaye parlano tra loro.
“Sai, hanno 1 in fantasia”
Fuori dalla recinzione, nel parcheggio, c’è un tizio baffuto che si allena sul cemento. Lo spettatore richiama l’attenzione di Silvestri.
“Ehi, quello è il nostro portiere, Markovic!”
“Ecco dov’era finito: d’altronde, con 1 in posizione si perde sempre. Meno male che l’area piccola è segnata con il gesso, sennò chissà dove starebbe in campo”
Sul terreno di gioco ci sono Shah, Scharner e Rustu che litigano.
“La palla è mia!”
“Ma cosa ti inventi? È mia!”
“No, la tengo io”
Lo spettatore è disorientato, non si immaginava così i suoi idoli. Brancaleone scuote il capo.
“Quei tre stanno sempre a battibeccare: avendo 1 in passaggi, una volta che hanno la palla, tu non la vedi più. Se la tengono”
Attorno al campo da allenamento ci sono piante e il bar. Allo spettatore viene sete; recandosi a prendersi una birretta, scorge un tizio solitario e un po’ strano.
“Ma quello là sta parlando con un albero?”
Brancaleone lo scruta e si batte la mano sulla testa.
“Brito? Certamente, con il carisma a 1 nessuno lo sta mai ad ascoltare”
Con la sua birretta in mano, lo spettatore entra in campo per fare due passaggi con i suoi beniamini. Prende una palla e ci giochicchia, collezionando dieci palleggi e un colpo di tacco. Viene circondato da tre giocatori in maglia giallonera.
“Ma chi sei? Mandorlini?”
Lo spettatore appare imbarazzato e arrossisce.
“No, ma voi siete Roberts, Fedorchenko e Harris!”
“Si, siamo noi, ma non siamo mai riusciti a fare quello che hai fatto tu!”
Interviene Brancaleone, rimproverandoli.
“Andate ad allenarvi! Con 1 in tecnica, è già tanto che riuscita a camminare eretti!”
Lo spettatore appare perplesso, forse la sua vita da contabile non è così male: ha incensato i suoi beniamini calcistici, ma questi si sono rivelati delle mezze seghe. Mestamente sta per buttare giù l’ultimo sorso di birra.
“Attento!”
Crash!
Lo spettatore si ritrova per terra, con lo stampo di un pallone sulla faccia e il bicchiere in frantumi. Intontito, riesce a sentire le urla di Brancaleone.
“Idioti! Hernan, Ji-Woo e Arnkel: avete 1 nei tiri, dovete stare attenti! Già abbiamo pochi spettatori, se mi prendete a pallonate anche quelli!”
Lo spettatore non è più così sicuro che andrà alla Malebolge Arena, la prossima partita.
Paccio
Pomeriggio normale, campo di allenamento di Utopia, ore 16.50. Un fortunato spettatore viene accompagnato da Brancaleone Silvestri, preparatore atletico con licenza di guida, a osservare i suoi beniamini all’opera.
Sempre presente dalla fondazione del team, lo spettatore ha vinto questo tour in quanto unico acquirente della maglia di Carlos Garcia. L’uomo è agitato: lavora come contabile e il calcio è tutta la sua vita. Finora, l’evento più emozionante della sua esistenza è stato il cambio dalla macchina da scrivere al pc. Oggi ha l’opportunità di vedere i suoi beniamini al lavoro, a toccare con mano gli eroi delle sue domeniche.
“Sei emozionato?”
“Si, signor Silvestri”
“Se hai domande, chiedi”
L’uomo esita, ma poi si lascia andare.
“Come mai da quella parte del campo la rete è alta il doppio, rispetto alle altre?”
Brancaleone sghignazza: ci sono Nestor, Kane e Jair che calciano punizioni, tutte dirette alle stelle.
“Caro mio, hanno 1 nei calci piazzati. Hai presente quanti palloni abbiamo perso? Sai quanti ne hanno bucati i vecchi che abitano qui di fronte? Ci è costato meno alzare la recinzione!”
Proseguono tra le strutture, miracoli della tecnologia sportiva e macchinari per forgiare muscoli d’acciaio. In un angolo Smiljanic viene incitato a picchiare un tifoso di Real Leonessa, indossante la maglia rossonera. Lo spettatore sgrana gli occhi e tira fuori il telefono, pronto a chiamare la polizia.
“Ma cosa succede?”
“Fermo, fermo: è che Ivan ha 1 in aggressività, dobbiamo stimolarlo”
Titubante e turbato, lo spettatore rimane con Silvestri, quasi impaurito: non si attendeva una cosa del genere.
“Non ci sono più le mezze stagioni in Paraguay”
“In Scozia, una volta, erano tutti campi”
“Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle, Peccato che in Senegal non ci siano mai nuvole”
Beltran, Rowley e Ndiaye parlano tra loro.
“Sai, hanno 1 in fantasia”
Fuori dalla recinzione, nel parcheggio, c’è un tizio baffuto che si allena sul cemento. Lo spettatore richiama l’attenzione di Silvestri.
“Ehi, quello è il nostro portiere, Markovic!”
“Ecco dov’era finito: d’altronde, con 1 in posizione si perde sempre. Meno male che l’area piccola è segnata con il gesso, sennò chissà dove starebbe in campo”
Sul terreno di gioco ci sono Shah, Scharner e Rustu che litigano.
“La palla è mia!”
“Ma cosa ti inventi? È mia!”
“No, la tengo io”
Lo spettatore è disorientato, non si immaginava così i suoi idoli. Brancaleone scuote il capo.
“Quei tre stanno sempre a battibeccare: avendo 1 in passaggi, una volta che hanno la palla, tu non la vedi più. Se la tengono”
Attorno al campo da allenamento ci sono piante e il bar. Allo spettatore viene sete; recandosi a prendersi una birretta, scorge un tizio solitario e un po’ strano.
“Ma quello là sta parlando con un albero?”
Brancaleone lo scruta e si batte la mano sulla testa.
“Brito? Certamente, con il carisma a 1 nessuno lo sta mai ad ascoltare”
Con la sua birretta in mano, lo spettatore entra in campo per fare due passaggi con i suoi beniamini. Prende una palla e ci giochicchia, collezionando dieci palleggi e un colpo di tacco. Viene circondato da tre giocatori in maglia giallonera.
“Ma chi sei? Mandorlini?”
Lo spettatore appare imbarazzato e arrossisce.
“No, ma voi siete Roberts, Fedorchenko e Harris!”
“Si, siamo noi, ma non siamo mai riusciti a fare quello che hai fatto tu!”
Interviene Brancaleone, rimproverandoli.
“Andate ad allenarvi! Con 1 in tecnica, è già tanto che riuscita a camminare eretti!”
Lo spettatore appare perplesso, forse la sua vita da contabile non è così male: ha incensato i suoi beniamini calcistici, ma questi si sono rivelati delle mezze seghe. Mestamente sta per buttare giù l’ultimo sorso di birra.
“Attento!”
Crash!
Lo spettatore si ritrova per terra, con lo stampo di un pallone sulla faccia e il bicchiere in frantumi. Intontito, riesce a sentire le urla di Brancaleone.
“Idioti! Hernan, Ji-Woo e Arnkel: avete 1 nei tiri, dovete stare attenti! Già abbiamo pochi spettatori, se mi prendete a pallonate anche quelli!”
Lo spettatore non è più così sicuro che andrà alla Malebolge Arena, la prossima partita.
Paccio
