LA GONZO RUBRICA DI MISTER BRIZIONE "Hardcore Leo"

[vamaca78]

Hardcore Leo


«Devi metterti questo!»
L’uomo, molto grosso, ha un forte accento russo.
«Grazie ma ci tengo alla mia acconciatura!»
Simulo di sistemarmi i capelli che, come al solito, sono tutt’altro che pettinati.
Il russo con l’auricolare bianco a molla, come nei film di spionaggio, non ride e continua a tenere aperto il sacchetto di iuta tra le mani.
«Va bene Yuri me lo infilo.»
Mi mette la testa dentro il sacchetto e stringe forte un laccio intorno al collo.
«Non mi chiamo Yuri!»
La macchina accelera.
Sono già trenta minuti che siamo in viaggio e il tipo che mi ha insacchettato non ha detto un granché mentre l’autista, presumibilmente, è muto.
L’unico dei due a parlare è simpatia che però si rivolge al collega al volante solo in russo.
E le mie conoscenze del russo si fermano a Victoria Lopyereva.
La macchina non tocca più l’asfalto, quello che adesso è sotto di noi sembrerebbe essere lamiera.
Si ferma.
Adesso stiamo ondeggiando, siamo su un traghetto probabilmente.
«Senti Dimitri non è che mi faresti prendere un po’ d’aria? Non so quanti ceceni ci hai ammazzato con questo sacchetto in capo ma non emana un gran odore!»
«Zitto! Siamo quasi arrivati!»
Il traghetto si ferma.
«E non mi chiamo Dimitri!»
Due potenti braccia mi estraggono dall’auto e mi tolgono il cappuccio.
Qua è tutto nebbia. Riesco a malapena a vedere dove finisce il pontile di questo sgarrupatissimo traghetto.
«Allora com’è che ti chiami?»
«Per di qua!»
Mi indica una direzione che, solo ora, mi accorgo continuare in un pontile in lamiera che da sulla terra ferma.
«No, davvero. Sei così simpatico che voglio capire come ti devo chiamare, mandarti delle cartoline per Natale… Lo festeggi il Natale o troppa bontà tutta insieme ti fa venire il diabete?»
«Mi chiamo Ivan Simanov!»
Mi indica con fare impaziente la passerella.
«Lo sapevo che eri un simpaticone!»
Mi incammino sull’ondeggiante pezzo di lamiera.
In fondo alla camminata il compagno muto di allegria tiene aperta una porta che sembra sospesa nell’aria.
Mi ci infilo.
Appena metto il capo dentro mi rendo conto di essere all’interno di una specie di bolla. Qua la nebbia non c’è, non c’è l’umidità che ha reso i miei vestiti un tutt’uno con il mio corpo e c’è una temperatura costante di 19, 4°C come riporta un piccolo termometro accanto alle scale in mogano che sto scendendo. La cosa più pazzesca però è un'altra.
Sembra di essere ad Amsterdam.
Il complesso di quattro case che mi trovo davanti ricorda in tutto e per tutto l’architettura della capitale olandese, un canale scorre davanti a me e i miei sue accompagnatori russi si sono infilati degli zoccoli di legno al posto delle scarpe che a, vederli addosso a loro, mi fanno l'effetto di John Cena con il tanga che balla i Gipsy King.
Muto mi indica un prato di tulipani sulla mia sinistra.
Al centro del prato vedo la schiena di un mingherlino con capelli biondi rasati che tocca i tulipani come fossero spighe di grano e lui fosse Russel Crowe.
È il mio uomo.
Faccio per mettere un piede sul prato quando Yuri/Dimitri/Ivan mi blocca con una mano.
«Togliti le scarpe!»
Eseguo l'ordine e mi incammino, a piedi nudi, verso il perché di questa mia avventura.
Ho caldo ai piedi, ho un cazzo di caldo ai piedi.
Mentre mi guardo i piedi per vedere eventuali segni di una flogosi fulminante una voce dall'accento olandese mi sopraggiunge.
«È un prato riscaldato.»
«Ah quindi è così!? RolandBozz se lo chiede di un po'. A quello che mi risulta però lo stadio della Torres non ha il prato riscaldato.»
Leo Dekker si mette a ridere.
«Questo è mio personale! Aliberto è un poveraccio che vendendomi può solo sperare di raggiungere il mio status.»
Indossa una pelliccia aperta sul busto delineato ma non enorme.
Ha il tipico fisico da olandese vacanziero. Un po’ mingherlino e, data la media dei giocatori di Whisper, anche un po’ basso con il suo metro e settanta.
«Bella pelliccia vero? L’ho comprata all’asta.»
In effetti questa pelliccia, per niente sobria, mi ricorda qualcosa. Spero di sbagliarmi.
«Mister Dekker!!»
La voce mi fa voltare di scatto.
Una ragazza dai tipici tratti olandesi si avvicina a noi. La voce non ha tradito il risultato visivo che mi aspettavo.
Un seno da Oktoberfest, un sorriso da pubblicità di chewing-gum, degli occhi da Husky, capelli color grano che finiscono in una lunghissima treccia e una manciata di lentiggini su una pelle che più che abbronzata sembra leggermente ustionata si avvicinano fluttuando sul prato riscaldato e pieno di Tulipani.
In questo momento il mondo è un posto bellissimo dove lamentarsi di qualsiasi cosa sembra superfluo.
La ragazza ci raggiunge. Leo la guarda con il tipico distacco dalle cose che hanno i Vip e con la tipica freddezza che hanno i ragazzi olandesi della sua età verso le coetanee e che fanno la felicità di molti ragazzi italiani quando gli abitanti dei paesi bassi decidono di invadere le coste del tirreno e le ragazze vogliono staccare dalla vita di tutti i giorni.
Io, naturalmente, la guardo come da descrizione sopra del tipico italiano vi aspettereste.
«Cosa c’è Marloes?»
Indossa un vestitino con stampe a fiori che lascia intravedere il seno e le lunghissime gambe, ha occhi solo per il biondo adone coi capelli rasati e la barbetta incolta anche se lei, per altezza, gli mangia la pappa in capo e lui la tratta come se fosse, più o meno, carta da parati.
«Mamma mia. È sceso un Angelo!»
La ragazza mi guarda e diventa rossa di colpo.
L’italiano che è in me adesso e da qualche parte a festeggiare e a proferire battute raffinate tipo “Vestitino a fiorellini! Ci mettiamo il gambo!?”
«Adesso che ha rifiutato chi non le ha proposto un ingaggio adeguato dovrebbe scegliere con quale squadra accasarsi.»
La biondina tira fuori un Tablet che riporta i simboli delle squadre Avengers, Kukujanji, AC SPEZIA, CALATASARAY e Zemanlandia. Più sotto c'è il simbolo di Inter is Back con una X rossa.
«Non sentitevi obbligati a parlare in italiano perché sono qua.»
Leo alza la mano.
«Dato che il mio prossimo presidente sarà Italiano o dato disposizione di parlare nella vostra lingua a tutti i miei collaboratori. Prima parlavano Sardo.»
«E quindi bella e brava!»
La tipa diventa viola.
E il mio pensiero va e in un mondo alternativo dove proferisco delicatezze come "Ti faccio vedere io cosa vuol dire collaborare treccina!"
Leo, impassibile, scorre con il dito le varie offerte di contratto mentre poppona gli tiene il Tablet con due mani.
«I miei genitori mi hanno chiamato Leo in onore di Messi. Sapevano che sarei diventato un campione.»
Diciamo pure che Dekker in quanto a modestia ci piscia addosso a molti.
«Ma io ho un altro idolo. Per questo ho comprato all'asta questa pelliccia!»
Il dito si ferma per un attimo sul logo di Zemanlandia e poi riprende a scorrere.
«Per un attimo ho avuto un mancamento!»
«Per la mia pelliccia?»
«No per la Zemanlandia! Non può capire, una cosa di fair play. Se Tonyacarogna prendesse lei continuerebbe a vincere incontrastato.»
Mi guarda un po' storto e ricomincia come se non avessi detto una parola.
«Ho comprato la sua pelliccia originale per fare la presentazione come fece lui al Real Madrid... Come fece il grande Cassano!»
Su Facebook penso che lo possiate trovare sotto il nome "Leo il sobrio Dekker".
«Niente da dire, penso che sia una scelta che le denota una certa aura di leggenda!»
Mentre dico 'sta stronzata faccio un occhiolino a Marloes che si mette a ridere facendo cadere il Tablet che finisce accanto al piede scalzo di Dekker.
Dekker fulmina con lo sguardo la ragazza che assume un'espressione terrorizzatissima.
«Mi scusi mister Dekker!»
Eh la madonna talentino di Amsterdam vecchia al massimo ti scheggiava il pollicione.
«Signore ci sono delle persone per lei.»
Yuri/Dimitri/Ivan fa passare due uomini che sanno tanto di malavita con una valigetta in mano, uno è di colore coi capelli ricci l'altro bianco coi capelli lunghi e lisci.
«Possiamo parlare?»
Dice il primo guardandomi storto.
«Il signore è mio ospite e può ascoltare tutto.»
Guardo il tipo che mi ha squadrato e allargo le mani.
«Sono ospite e solitamente mi faccio i cazzi miei...»
«Rappresentiamo il club Kukujanji e più esattamente la persona di GiacKuku, vorremo farle capire che la nostra offerta è la migliore su piazza in questo momento.»
Il tipo apre la valigetta.
«C'è chi mi ha offerto molto di più di questo!»
«Lo sappiamo ma c'è una clausola a 600k che le potrebbe far comodo per stipendi ancora più alti in futuro.»
«E allora? Anche Zemanlandia, ad esempio, mi ha offerto la clausola!»
«Ma Zemanlandia non le potrebbe garantire quello che le garantiamo noi... Rispetto al suo "problemino"...»
Lo sguardo di Leo diventa immobile e vitreo. Si china, raccoglie il Tablet e schiaccia il simbolo giallo e verde.
L'altro elegantone, non riusciendo vedere il Tablet, chiede al primo:
«Siamo contenti? Vincent... Siamo contenti?»
«Sì siamo contenti!»
I due se ne vanno.
«Mi scusi Leo. Le faccio quest'unica domanda. Cosa le hanno offerto?»
«Le hai viste le mie skill fisiche?»
Si massaggia il piede nel punto dove lo ha toccato il Tablet.
«Perché il prato riscaldato e la fobia che qualcosa mi tocchi? Hanno uno staff medico migliore degli altri. Se sono fortunato mi farò solo due settimane infortunato e riusciranno a vendermi a qualcuno in modo che io riesca a percepire ancora questi stipendi!»
Non ho seguito molto perché sto guardando il culo alla signorina.

Brizione88

[RolandBozz]

Se avessi saputo che Dekker si portava in dote un prato riscaldato a costo di vendere mezza squadra gli avrei offerto 50k al mese

[Brizione88]

Se avessi saputo che Dekker si portava in dote un prato riscaldato a costo di vendere mezza squadra gli avrei offerto 50k al mese

[Becker]

Grande, come al solito!

[Brizione88]

Grande, come al solito!

[Becker]

Due citazioni facili, la citazione di pulp fiction e quella del gladiatore.

Una citazione di Red 2, film che non ho visto, l'ho trovato su google.

Tre citazioni, ne manca qualcuna?

[Brizione88]

Due citazioni facili, la citazione di pulp fiction e quella del gladiatore.

Una citazione di Red 2, film che non ho visto, l'ho trovato su google.

Tre citazioni, ne manca qualcuna?

Solo una. Nel titolo e nel fatto degli accompagnatori russi (ma già il titolo aiuta molto). Grande Beck!

[Becker]

Il film sarebbe hardcore Henry? (Googlato)

[Brizione88]

Il film sarebbe hardcore Henry? (Googlato)

Yes sir. Non un capolavoro ma probabilmente la cosa più "gonza" che il cinema abbia partorito

[Becker]

Il film sarebbe hardcore Henry? (Googlato)

Yes sir. Non un capolavoro ma probabilmente la cosa più "gonza" che il cinema abbia partorito

Lo vedrò sicuramente. E preparo tre secchi , uno per il vomito, uno per le feci, uno per l'urina. (Citazione di un film che forse hai visto, e non ricorderai )