Domenica di amichevoli, di incrementi e di convocazioni.
Tra i pali il giovane Rustu permane in Turchia, dando fondamento al nostro scommettere su di lui; in difesa capitan Roberts per l’Inghilterra e Fedorchenko in Ucraina sono roccaforti delle rispettive retroguardie; sulla mediana messicana Nestor sta diventando imprescindibile; Kane in Cina non manca mai, mentre Rowley stavolta non vola in Scozia; in attacco festa grande per Scharner, Gabrielsen (che abbia trovato continuità nella rosa norvegese?), Alex, Spoor e confermato anche Shah in Camerun. Brorup ci saluta con l’ennesima convocazione.
In allenamento i nostri uomini sputano sangue: Shah fa la sua bella figura con 20 incrementi, mentre Ndiaye e Smiljanic lo sopravanzano con 21. Il più dedito alla fatica è Gabrielsen, con 25. e pensare che il coach norvegese ha del ritegno nel chiamarlo in nord Europa.
Amichevole contro Rebecchis che vinciamo ai rigori, dopo un 1-1 nei tempi regolamentari, grazie alla rete di Brorup (non ha accettato l’offerta del team che lo vuole, vedremo l’evolversi della situazione). Pagelle impietose, i nostri sono già in vacanza: si salvano solo il marcatore e Brito. È stato l’ultimo match di Markovic e Jair, che ci salutano con una prestazione scialba.
Presto inizierà la preparazione atletica e noi non abbiamo altre amichevoli in programma: con la qualificazione in UFFA avremo i necessari py per promuovere Strouhal (A CDS) e Lyberopoulos (MC C). Se Roberts si ritirerà, Rosado rimarrà in Primavera per essere promosso d’ufficio a fine anno, lasciandoci così la responsabilità di scegliere chi portare in prima squadra tra Kong (C DC da valore 1800) e Feilhaber (A C di valore 2000). Se, invece, il nostro capitano rimarrà un altro anno, ecco che Rosado approderà subito tra i “grandi” e i due ragazzini rimarranno nelle giovanili un altro anno, se non due.
Utopia - Sala stampa
Dannati voti d'annata
Non c’è finale di stagione senza pagellone. Ecco chi ha reso grande questa maglia.
Portieri
Markovic (8 presenze, 6 reti subite, media 5.44): dei tre estremi difensori, è quello che ha deluso. La scorsa annata sembrava quella del grande salto, invece s’è fermato. Se ne andrà a breve. Voto 5.
Beltran (7 presenze, 4 reti subite, media 6.00): la stagione della rivincita per il paraguaiano. Sebbene abbia perso il posto in nazionale, s’è guadagnato la nostra fiducia. Voto 6.5.
Rustu (10 presenze, 2 reti subite, media 6.45): approdato in prima squadra per sbaglio, nella casualità della promozione per un ritirando, lavora sodo fino alla convocazione in nazionale. Voto 8.
Difensori
Roberts (13 presenze, media 6.96): il capitano non delude mai, orgoglioso con la fascia al braccio. In calo la sua dedizione all’allenamento, ma è agli sgoccioli della carriera. Voto 7.5.
Fedorchenko (12 presenze, media 6.38): diventato il secondo D C guadagnandosi i gradi sul campo, arriva spossato a fine stagione per le numerose presenze nei match che contano davvero. Voto 7.
Calabuig (12 presenze, 1 gol, media 6.08): rincalzo che si fa trovare pronto, senza mai spiccare per la sua qualità. Gli va bene avere un ruolo ambito, quello di D C. Voto 6.
Brito (15 presenze, 3 gol, media 6.30): difensore goleador, nella retroguardia è quello più usato. Prova a recuperare il tempo perduto, dopo aver deluso la scorsa annata. Voto 6.5.
Villalba (12 presenze, media 7.29): snobbato dalla sua nazionale, qui è il miglio difensore che abbiamo. Unico oltre al 7 di media, assoluto perno dell’area di rigore. Voto 8.
Yum (12 presenze, media 6.42): il doppio terzino è il migliore sulle fascia, quale che sia. Si sta ritagliando lo spazio da titolare, quale è tuttora nei match che contano. Voto 7.
Yang (2 presenze, media 4.25): appena giunto sul palcoscenico che conta davvero, paga l’essere acerbo. Gettato nella mischia, deve trovare la sua dimensione. Voto 6 (d’incoraggiamento).
Kjellgren (14 presenze, 1 gol, media 6.14): ci si aspettava di più dal terzino sinistro, capace di ben altre prestazioni. Gli diamo ancora fiducia, a 19 anni se lo può permettere. Voto 6.5.
Harris (14 presenze, 1 gol, media 6.00): rincalzo difensivo, non ha le carte del titolare, ma si fa trovare pronto alla bisogna. Voto 6.
Mediani
Jair (11 presenze, 1 gol, media 6.18): il più usato nel suo comparto, non ha compiuto i lsalto che ci si attendeva. Contavamo molto su di lui, ma la pazienza è finita. Andrà altrove. Voto 5.5.
Streller (10 presenze, media 5.75): primo anno tra i pro, gli diamo il tempo di farsi le ossa e di mostrare di che pasta sia fatto. Avrà maggiore responsabilità, con la partenza di Jair. Voto 6.
Nestor (9 presenze, 2 gol, media 7.78): il messicano è esploso, approdando anche alla sua nazionale. Dalle giovanili con furore, ha ripagato l’investimento. Voto 8.
Centrocampisti
Piola (9 presenze, media 5.06): finito in lista cessioni, aveva illuso tutti con la rete all’esordio e le presenze in nazionale. Si è poi spento, forse non trova gli stimoli da noi. Voto 5.
Ndiaye (10 presenze, media 5.20): si allena bene, ma non incide in campo. Sicuramente prima riserva, ma dovrà sgomitare con i giovani in arrivo per restare con noi. Voto 5.5.
Rowley (14 presenze, media 6.96): sarebbe dovuto andarsene, ha perso il posto in nazionale, ma è il più utilizzato nel suo ruolo e sa giocare come si deve. Voto 7.
Kane (13 presenze, media 6.50): fisso nella sua Cina, passa una delle sue non migliori stagioni. Sa fare molto meglio di così, ma non gliene facciamo una colpa. Voto 6.5.
Attacco
Shah (12 presenze, 2 gol, medi 5.92): unica riserva come A C, si guadagna la convocazione nel Camerun, a conferma dei suoi progressi che, però, non sono così evidenti nei voti. Voto 6.
Scharner (9 presenze, 2 gol, media 7.00): il nostro migliore A D non sfigura in campo, anzi, ma deve ancora diventare il giocatore che sappia fare la differenza. Voto 7.
Brorup (8 presenze, 3 gol, media 7.69): in partenza non per demeriti suoi, ma per eccessivo traffico come A D. Lo lasciamo a malincuore, sa giocare bene. Voto 7.
Smiljanic (9 presenze, 6 gol, media 6.72): il ragazzino serbo migliora a vista d’occhio, venendo scelto al posto di Brorup per restare con noi. Voto 7.
Gabrielsen (13 presenze, 7 gol, media 7.96): il nostro A C di spicco, qualità e prestazioni succulente, gli mancano più gol per diventare inarrestabile. Voto 8.
Spoor (9 presenze, 9 gol, media 8.56): i numeri parlano da soli e dicono che questo qui è un signor giocatore. Implacabile sotto porta, è l’uomo dell’anno. Voto 9.
Lacatus (5 presenze, 1 gol, media 5.40): stagione di debutto, trova le classiche difficoltà dell’esordio. Non è sotto accusa, ha tempo per dire la sua. Voto 6.
Alex (11 presenze, 2 gol, media 7.73): il nostro top player non ha brillato come al solito, ma anche in questa situazione non lo dà a vedere. Ha tutte le doti per restare sulla cresta dell’onda. Voto 7.5.

Portieri
Markovic (8 presenze, 6 reti subite, media 5.44): dei tre estremi difensori, è quello che ha deluso. La scorsa annata sembrava quella del grande salto, invece s’è fermato. Se ne andrà a breve. Voto 5.
Beltran (7 presenze, 4 reti subite, media 6.00): la stagione della rivincita per il paraguaiano. Sebbene abbia perso il posto in nazionale, s’è guadagnato la nostra fiducia. Voto 6.5.
Rustu (10 presenze, 2 reti subite, media 6.45): approdato in prima squadra per sbaglio, nella casualità della promozione per un ritirando, lavora sodo fino alla convocazione in nazionale. Voto 8.
Difensori
Roberts (13 presenze, media 6.96): il capitano non delude mai, orgoglioso con la fascia al braccio. In calo la sua dedizione all’allenamento, ma è agli sgoccioli della carriera. Voto 7.5.
Fedorchenko (12 presenze, media 6.38): diventato il secondo D C guadagnandosi i gradi sul campo, arriva spossato a fine stagione per le numerose presenze nei match che contano davvero. Voto 7.
Calabuig (12 presenze, 1 gol, media 6.08): rincalzo che si fa trovare pronto, senza mai spiccare per la sua qualità. Gli va bene avere un ruolo ambito, quello di D C. Voto 6.
Brito (15 presenze, 3 gol, media 6.30): difensore goleador, nella retroguardia è quello più usato. Prova a recuperare il tempo perduto, dopo aver deluso la scorsa annata. Voto 6.5.
Villalba (12 presenze, media 7.29): snobbato dalla sua nazionale, qui è il miglio difensore che abbiamo. Unico oltre al 7 di media, assoluto perno dell’area di rigore. Voto 8.
Yum (12 presenze, media 6.42): il doppio terzino è il migliore sulle fascia, quale che sia. Si sta ritagliando lo spazio da titolare, quale è tuttora nei match che contano. Voto 7.
Yang (2 presenze, media 4.25): appena giunto sul palcoscenico che conta davvero, paga l’essere acerbo. Gettato nella mischia, deve trovare la sua dimensione. Voto 6 (d’incoraggiamento).
Kjellgren (14 presenze, 1 gol, media 6.14): ci si aspettava di più dal terzino sinistro, capace di ben altre prestazioni. Gli diamo ancora fiducia, a 19 anni se lo può permettere. Voto 6.5.
Harris (14 presenze, 1 gol, media 6.00): rincalzo difensivo, non ha le carte del titolare, ma si fa trovare pronto alla bisogna. Voto 6.
Mediani
Jair (11 presenze, 1 gol, media 6.18): il più usato nel suo comparto, non ha compiuto i lsalto che ci si attendeva. Contavamo molto su di lui, ma la pazienza è finita. Andrà altrove. Voto 5.5.
Streller (10 presenze, media 5.75): primo anno tra i pro, gli diamo il tempo di farsi le ossa e di mostrare di che pasta sia fatto. Avrà maggiore responsabilità, con la partenza di Jair. Voto 6.
Nestor (9 presenze, 2 gol, media 7.78): il messicano è esploso, approdando anche alla sua nazionale. Dalle giovanili con furore, ha ripagato l’investimento. Voto 8.
Centrocampisti
Piola (9 presenze, media 5.06): finito in lista cessioni, aveva illuso tutti con la rete all’esordio e le presenze in nazionale. Si è poi spento, forse non trova gli stimoli da noi. Voto 5.
Ndiaye (10 presenze, media 5.20): si allena bene, ma non incide in campo. Sicuramente prima riserva, ma dovrà sgomitare con i giovani in arrivo per restare con noi. Voto 5.5.
Rowley (14 presenze, media 6.96): sarebbe dovuto andarsene, ha perso il posto in nazionale, ma è il più utilizzato nel suo ruolo e sa giocare come si deve. Voto 7.
Kane (13 presenze, media 6.50): fisso nella sua Cina, passa una delle sue non migliori stagioni. Sa fare molto meglio di così, ma non gliene facciamo una colpa. Voto 6.5.
Attacco
Shah (12 presenze, 2 gol, medi 5.92): unica riserva come A C, si guadagna la convocazione nel Camerun, a conferma dei suoi progressi che, però, non sono così evidenti nei voti. Voto 6.
Scharner (9 presenze, 2 gol, media 7.00): il nostro migliore A D non sfigura in campo, anzi, ma deve ancora diventare il giocatore che sappia fare la differenza. Voto 7.
Brorup (8 presenze, 3 gol, media 7.69): in partenza non per demeriti suoi, ma per eccessivo traffico come A D. Lo lasciamo a malincuore, sa giocare bene. Voto 7.
Smiljanic (9 presenze, 6 gol, media 6.72): il ragazzino serbo migliora a vista d’occhio, venendo scelto al posto di Brorup per restare con noi. Voto 7.
Gabrielsen (13 presenze, 7 gol, media 7.96): il nostro A C di spicco, qualità e prestazioni succulente, gli mancano più gol per diventare inarrestabile. Voto 8.
Spoor (9 presenze, 9 gol, media 8.56): i numeri parlano da soli e dicono che questo qui è un signor giocatore. Implacabile sotto porta, è l’uomo dell’anno. Voto 9.
Lacatus (5 presenze, 1 gol, media 5.40): stagione di debutto, trova le classiche difficoltà dell’esordio. Non è sotto accusa, ha tempo per dire la sua. Voto 6.
Alex (11 presenze, 2 gol, media 7.73): il nostro top player non ha brillato come al solito, ma anche in questa situazione non lo dà a vedere. Ha tutte le doti per restare sulla cresta dell’onda. Voto 7.5.
Rosa della nuoca annata
La nuova stagione è alle porte e noi la affrontiamo con questa rosa.
Portieri

Una poltrona per due.
Da una parte la freschezza del nanerottolo ottomano Rustu, forte dei suoi baffi biondi e del posto in nazionale. Alla stagione di esordio con i “grandi” ha convinto al punto da far cedere il terzo portiere. Promosso fortuitamente in prima squadra, puntiamo già su di lui.
Dall’altra Beltran: il Paraguay non lo cerca più, ma ora è lui il numero uno della nostra rosa. Oltre a giocare bene, deve anche fare da chioccia a Rustu, che potrebbe anche rubargli il posto. Sarà una stagione delicata.
Difensori
Abbiamo due difese più uno, in vista della probabile ultima annata di capitan Roberts (sigh!).

Roberts, fascia da capitano, unico reduce del vecchio Whisper. Il difensore inglese sta mostrando i cedimenti dell’età, ma questa annata è stata la sua migliore. Guiderà, comunque, il reparto arretrato.
Calabuig conclude la sua prima stagione con la media sufficiente, segno evidente della sua crescita. Deve ancora farsi le ossa, non gode dei favori del coach, ma la sua tenacia potrebbe fare la differenza.
Fedorchenko ha marcato la sua annata migliore, dall’alto della sua presenza costante nella nazionale ucraina. In mezzo alla difesa si cerca il futuro erede del capitano: sarà lui?
Harris, doppio terzino, è quello che ci convince meno tra i gregari del club. Il suo doppio ruolo lo rende utile, ma gioca sempre senza infamia né lode. Buono nel turnover.
Brito riscatta la stagione in ombra e guadagna delle tacche nelle gerarchie della difesa. Abbiamo creduto molto in lui, non è cresciuto come sperato ma ancora non lo lasciamo andare. Deve ripagarci.
Villalba sta guadagnando i favori degli addetti ai lavori, con la sua qualità e i suoi voti. Maglia da titolare cucita sulla pelle, sarà il perno della retroguardia del futuro.
Yum, doppio terzino, al momento è il titolare nel team di Kiplagat. Gli è bastata una sola stagione per arrivare a tanto: adesso di tratta di confermare la fiducia riposta in lui, la concorrenza non manca nel suo ruolo, ogni partita è una sfida.
Kjellgren, terzino sinistro, cresce costantemente da tre anni senza mai fare il vero salto di qualità. Lo aspettiamo, pur già contando sulle sue abilità.
Yang, appena approdato in prima squadra, non ha espresso il meglio di sé in sole due partite. Avendo nelle corde ogni ruolo della difesa, lo vorremmo far crescere per avere un jolly assoluto. Tutto è nelle sue mani.
Mediani
Solamente due, dopo la cessione di Jair, ma nella Primavera scalpita Lyberopoulos.

Nestor sta dimostrando sempre più ciò di cui è capace: guadagnata la nazionale messicana, ha sfoggiato la sua migliore stagione di sempre. Un perpetuo crescendo e il posto da titolare sono le sue doti.
Streller ha concluso il suo debutto rasentando la sufficienza. Non ci si poteva attendere di più e ha tutte le carte in regola per sfondare nel calcio che conta. Sarà la nostra scommessa, vista anche l’adattabilità come centrocampista.
Centrocampisti
Pochi ma buoni, diceva mio nonno. Usiamo solo due centrocampisti, questi qui quelli tra cui scegliere.

Kane, titolare fisso in Cina e anche con noi, arriva da un campionato dove ha trovato la sua migliore media voti di sempre. Crediamo nella sua crescita, le chiavi del gioco le ha lui.
Rowley doveva essere di passaggio, se ne sarebbe dovuto andare, ha perso il posto nella Scozia ed è il migliore centrocampista in rosa. L’abbiamo saputo prendere dal verso giusto e ce lo teniamo stretto.
Ndiaye si allena come un disperato, ma i risultati faticano a diventare tangibili. Apprezzabile la dedizione, rimane la prima riserva del centrocampo. Il giovane Rosado, in Primavera, non vede l’ora di fargli le scarpe.
Piola ci aveva illusi con la convocazione nella nazionale italiana, ma s’è mestamente perso nei meandri del calcio vero. È in cessione, forse questo potrebbe servirgli per dargli una scossa.
Attaccanti
Il reparto offensivo è il nostro fiore all’occhiello, zeppo di nazionali e massimali da capogiro.

Scharner segna poco, dalla fascia destra del tridente, ma la qualità delle sue prestazioni non è in discussione. Sulla sua zona, sappiamo già chi sia nell’undici titolare. Trovasse maggiormente la via del gol, sarebbe spaziale.
Alex, con un massimale attorno ai 60 milioni, parla da solo. Gioca su entrambe le fasce offensive, segna poco ma sfoggia voti da capogiro. È il nostro assist man.
Gabrielsen non riesce a convincere del tutto il mister della Norvegia, ma da noi è il padrone assoluto dell’attacco. Voti attorno all’otto, gol importanti, crescita costante: cosa chiedere di più?
Spoor ha fatto una stagione da un gol a partita, arrivando anche al massimo possibile in due skill su quattro. Non c’è altro da aggiungere.
Shah festeggia il posto nella sua nazionale, il Camerun, sebbene non abbia giocato la sua migliore annata con i nostri colori. Gli va bene perché è l’unico centrale offensivo, ma la promozione di Strouhal dalle giovanili potrebbe arrecargli danno.
Lacatus ha esordito quest’anno e ciò che conta è fargli fare esperienza. Un gol l’ha piazzato, ora si tratta di vedere di che cosa sia capace.
Smiljanic ci sta convincendo così tanto da aver fatto cedere Brorup, che lo sopravanzava nelle gerarchie. Cresce bene, gioca bene, viene valutato bene: se si manterrà, sarà un gioiello.
Portieri

Una poltrona per due.
Da una parte la freschezza del nanerottolo ottomano Rustu, forte dei suoi baffi biondi e del posto in nazionale. Alla stagione di esordio con i “grandi” ha convinto al punto da far cedere il terzo portiere. Promosso fortuitamente in prima squadra, puntiamo già su di lui.
Dall’altra Beltran: il Paraguay non lo cerca più, ma ora è lui il numero uno della nostra rosa. Oltre a giocare bene, deve anche fare da chioccia a Rustu, che potrebbe anche rubargli il posto. Sarà una stagione delicata.
Difensori
Abbiamo due difese più uno, in vista della probabile ultima annata di capitan Roberts (sigh!).

Roberts, fascia da capitano, unico reduce del vecchio Whisper. Il difensore inglese sta mostrando i cedimenti dell’età, ma questa annata è stata la sua migliore. Guiderà, comunque, il reparto arretrato.
Calabuig conclude la sua prima stagione con la media sufficiente, segno evidente della sua crescita. Deve ancora farsi le ossa, non gode dei favori del coach, ma la sua tenacia potrebbe fare la differenza.
Fedorchenko ha marcato la sua annata migliore, dall’alto della sua presenza costante nella nazionale ucraina. In mezzo alla difesa si cerca il futuro erede del capitano: sarà lui?
Harris, doppio terzino, è quello che ci convince meno tra i gregari del club. Il suo doppio ruolo lo rende utile, ma gioca sempre senza infamia né lode. Buono nel turnover.
Brito riscatta la stagione in ombra e guadagna delle tacche nelle gerarchie della difesa. Abbiamo creduto molto in lui, non è cresciuto come sperato ma ancora non lo lasciamo andare. Deve ripagarci.
Villalba sta guadagnando i favori degli addetti ai lavori, con la sua qualità e i suoi voti. Maglia da titolare cucita sulla pelle, sarà il perno della retroguardia del futuro.
Yum, doppio terzino, al momento è il titolare nel team di Kiplagat. Gli è bastata una sola stagione per arrivare a tanto: adesso di tratta di confermare la fiducia riposta in lui, la concorrenza non manca nel suo ruolo, ogni partita è una sfida.
Kjellgren, terzino sinistro, cresce costantemente da tre anni senza mai fare il vero salto di qualità. Lo aspettiamo, pur già contando sulle sue abilità.
Yang, appena approdato in prima squadra, non ha espresso il meglio di sé in sole due partite. Avendo nelle corde ogni ruolo della difesa, lo vorremmo far crescere per avere un jolly assoluto. Tutto è nelle sue mani.
Mediani
Solamente due, dopo la cessione di Jair, ma nella Primavera scalpita Lyberopoulos.

Nestor sta dimostrando sempre più ciò di cui è capace: guadagnata la nazionale messicana, ha sfoggiato la sua migliore stagione di sempre. Un perpetuo crescendo e il posto da titolare sono le sue doti.
Streller ha concluso il suo debutto rasentando la sufficienza. Non ci si poteva attendere di più e ha tutte le carte in regola per sfondare nel calcio che conta. Sarà la nostra scommessa, vista anche l’adattabilità come centrocampista.
Centrocampisti
Pochi ma buoni, diceva mio nonno. Usiamo solo due centrocampisti, questi qui quelli tra cui scegliere.

Kane, titolare fisso in Cina e anche con noi, arriva da un campionato dove ha trovato la sua migliore media voti di sempre. Crediamo nella sua crescita, le chiavi del gioco le ha lui.
Rowley doveva essere di passaggio, se ne sarebbe dovuto andare, ha perso il posto nella Scozia ed è il migliore centrocampista in rosa. L’abbiamo saputo prendere dal verso giusto e ce lo teniamo stretto.
Ndiaye si allena come un disperato, ma i risultati faticano a diventare tangibili. Apprezzabile la dedizione, rimane la prima riserva del centrocampo. Il giovane Rosado, in Primavera, non vede l’ora di fargli le scarpe.
Piola ci aveva illusi con la convocazione nella nazionale italiana, ma s’è mestamente perso nei meandri del calcio vero. È in cessione, forse questo potrebbe servirgli per dargli una scossa.
Attaccanti
Il reparto offensivo è il nostro fiore all’occhiello, zeppo di nazionali e massimali da capogiro.

Scharner segna poco, dalla fascia destra del tridente, ma la qualità delle sue prestazioni non è in discussione. Sulla sua zona, sappiamo già chi sia nell’undici titolare. Trovasse maggiormente la via del gol, sarebbe spaziale.
Alex, con un massimale attorno ai 60 milioni, parla da solo. Gioca su entrambe le fasce offensive, segna poco ma sfoggia voti da capogiro. È il nostro assist man.
Gabrielsen non riesce a convincere del tutto il mister della Norvegia, ma da noi è il padrone assoluto dell’attacco. Voti attorno all’otto, gol importanti, crescita costante: cosa chiedere di più?
Spoor ha fatto una stagione da un gol a partita, arrivando anche al massimo possibile in due skill su quattro. Non c’è altro da aggiungere.
Shah festeggia il posto nella sua nazionale, il Camerun, sebbene non abbia giocato la sua migliore annata con i nostri colori. Gli va bene perché è l’unico centrale offensivo, ma la promozione di Strouhal dalle giovanili potrebbe arrecargli danno.
Lacatus ha esordito quest’anno e ciò che conta è fargli fare esperienza. Un gol l’ha piazzato, ora si tratta di vedere di che cosa sia capace.
Smiljanic ci sta convincendo così tanto da aver fatto cedere Brorup, che lo sopravanzava nelle gerarchie. Cresce bene, gioca bene, viene valutato bene: se si manterrà, sarà un gioiello.
Di tutto un po', all'apertura dei battenti
Nuova annata e tante novità sotto tanti punti di vista. Andiamo con ordine.
Siamo impegnati su due fronti, campionato e UFFA. La nostra stagione si svolgerà sulla rinomata isola asiatica del Giappone, dove saremo solamente tre schieranti, circondati da cinque sparring partner, ottimi per fare turnover e incappare in risultati da imprecazione. Oltre ai suddetti BOT, rispondenti ai nomi di Club12_12, Cus Parma, Aquile della notte (un tacito tributo a Tex Willer?), Academica e PES United, la lotta per lo scudetto si riduce a noi di Utopia, Steans e Sandrocn12Lazio.

Scendiamo nel dettaglio dei contendenti che giocano per davvero.
Steans, numero 17 della Hall of Fame, arriva dalla conquista di quattro campionati consecutivi e non abbiamo precedenti. Rosa estesa, gran parco attaccanti e modulo preferito come il nostro, ma con maggiore qualità.
Sandrocn12_12, 33esimo della Hall of Fame, è al suo terzo anno in massima serie dopo una lunga gavetta in serie B e non ha vinto alcun trofeo. Rosa ristretta, si punta sui multiruolo per tenere basso il numero dei giocatori. Modulo preferito il 433, votato alla fase offensiva.
Senza voler gufare, il futuro sembra arridere a Steans, che sarà anche il nostro primo avversario stagionale.
In UFFA girone da decifrare, almeno nelle parti basse: abbiamo Sporting Cardito, 22esimo in ranking, due scudetti in palmares e reduce da due secondi posti in campionato. Predilige un modulo atipico, il 41221, e darà filo da torcere.
Abbiamo quindi due BOT dal nome lungo, con una lunga tradizione di mettere il bastone tra le ruote, ma che probabilmente non saranno ostacoli insormontabili, quanto piuttosto mine vaganti.
Taranto FC non ha bisogno di tante descrizioni: un 4213 come disposizione in campo, quinto in Hall, 6 scudetti di massima serie, una Super League e una World League. Nei precedenti ci ha distrutti una volta per 7-0, poi la scorsa stagione abbiamo imposto l’1-1. Sulla carta il girone è suo.
Spezialsd, numero 28 del ranking, da dieci giorni non vede il suo manager. Classico 442 come modulo, uno scudetto e precedenti a nostro favore (due vittorie e un pareggio). Da rispettare ma senza tirare i remi in barca, sempre che torni attiva.
Trentinparma2 di Vamaca, non più scozzese, arriva da tanti piazzamenti e lo scudetto l’ha conquistato solo in seconda divisione. Rosa estesa per coprire il preferito 4321, i precedenti consegnano una vittoria a testa. 37 è la posizione ricoperta in Hall.
Tritolo Viva ha un passato glorioso, ma un presene allo sbando, con il mister latitante da quasi un mese. Rosa striminzita, prossima al non schieramento.
Capitan Roberts, nonostante le voci di corridoio, non si ritirerà quest’anno e guiderà ancora la nostra difesa. Ciò provoca cambiamenti nella strategia di promozioni: a questo punto il 17enne C DC Rosado approderà in prima squadra per primo, non appena arriveranno i py sufficienti. Il ragazzo, con attuale abilità 8,00 e valore 2300, ha su di sé molta attenzione.
Rimangono poi quattro 16enni, due dei quali verranno promossi mentre gli altri rimarranno giù. Rimane la fiducia negli scout, che scoprano qualche 17enne degno di nota fin da subito.
Strouhal, A CDS, abilità 7,18 e valore 2150, fa della duttilità la sua arma, pur non peccando di qualità.
Lyberopoulos, MC C, abilità 7,09 e valore 2150, può trovare spazio dopo la cessione di Jair, e il suo doppio ruolo lo rende prezioso.
Kong è un doppione, più scarso, di Rosado (abilità 6,50 con un valore di 1800) e, ad oggi, non rientra nei piani di promozione.
Feilhaber, A C, qualità 6,32 e valore 2000, deve crescere ancora molto, ma ha u ruolo che ci fa gola.
Se la scelta fosse da fare oggi, salirebbero Rosado, Strouhal e Lyberopoulos.
Abbiamo sempre molta fiducia e predisposizione verso la nostra cantera: su 24 componenti della nostra rosa, ben 20 sono cresciuti nelle nostre giovanili (l’intero parco attaccanti è made in Utopia).
Ieri ci sono state le convocazioni che ci hanno regalato delle belle sorprese: in porta Rustu non si schioda dalla Turchia e Beltran torna nel suo Paraguay (abbiamo vinto la scommessa, puntando su di lui invece che su Markovic). In difesa la nostra coppia di centrali non perde un colpo: Fedorchenko e Roberts sono sempre convocati. Anche Nestor non smette di guidare la linea mediana del Messico. A centrocampo Kane rimane nella Cina e abbiamo la prima chiamata del Senegal per Ndiaye (piccoli centrocampisti crescono). I nostri attaccanti sono oramai abbonati alle convocazioni: Gabrielsen, Scharner, Alex, Spoor e Shah permangono nelle grazie dei loro coach.
Siamo impegnati su due fronti, campionato e UFFA. La nostra stagione si svolgerà sulla rinomata isola asiatica del Giappone, dove saremo solamente tre schieranti, circondati da cinque sparring partner, ottimi per fare turnover e incappare in risultati da imprecazione. Oltre ai suddetti BOT, rispondenti ai nomi di Club12_12, Cus Parma, Aquile della notte (un tacito tributo a Tex Willer?), Academica e PES United, la lotta per lo scudetto si riduce a noi di Utopia, Steans e Sandrocn12Lazio.

Scendiamo nel dettaglio dei contendenti che giocano per davvero.
Steans, numero 17 della Hall of Fame, arriva dalla conquista di quattro campionati consecutivi e non abbiamo precedenti. Rosa estesa, gran parco attaccanti e modulo preferito come il nostro, ma con maggiore qualità.
Sandrocn12_12, 33esimo della Hall of Fame, è al suo terzo anno in massima serie dopo una lunga gavetta in serie B e non ha vinto alcun trofeo. Rosa ristretta, si punta sui multiruolo per tenere basso il numero dei giocatori. Modulo preferito il 433, votato alla fase offensiva.
Senza voler gufare, il futuro sembra arridere a Steans, che sarà anche il nostro primo avversario stagionale.
In UFFA girone da decifrare, almeno nelle parti basse: abbiamo Sporting Cardito, 22esimo in ranking, due scudetti in palmares e reduce da due secondi posti in campionato. Predilige un modulo atipico, il 41221, e darà filo da torcere.
Abbiamo quindi due BOT dal nome lungo, con una lunga tradizione di mettere il bastone tra le ruote, ma che probabilmente non saranno ostacoli insormontabili, quanto piuttosto mine vaganti.
Taranto FC non ha bisogno di tante descrizioni: un 4213 come disposizione in campo, quinto in Hall, 6 scudetti di massima serie, una Super League e una World League. Nei precedenti ci ha distrutti una volta per 7-0, poi la scorsa stagione abbiamo imposto l’1-1. Sulla carta il girone è suo.
Spezialsd, numero 28 del ranking, da dieci giorni non vede il suo manager. Classico 442 come modulo, uno scudetto e precedenti a nostro favore (due vittorie e un pareggio). Da rispettare ma senza tirare i remi in barca, sempre che torni attiva.
Trentinparma2 di Vamaca, non più scozzese, arriva da tanti piazzamenti e lo scudetto l’ha conquistato solo in seconda divisione. Rosa estesa per coprire il preferito 4321, i precedenti consegnano una vittoria a testa. 37 è la posizione ricoperta in Hall.
Tritolo Viva ha un passato glorioso, ma un presene allo sbando, con il mister latitante da quasi un mese. Rosa striminzita, prossima al non schieramento.
Capitan Roberts, nonostante le voci di corridoio, non si ritirerà quest’anno e guiderà ancora la nostra difesa. Ciò provoca cambiamenti nella strategia di promozioni: a questo punto il 17enne C DC Rosado approderà in prima squadra per primo, non appena arriveranno i py sufficienti. Il ragazzo, con attuale abilità 8,00 e valore 2300, ha su di sé molta attenzione.
Rimangono poi quattro 16enni, due dei quali verranno promossi mentre gli altri rimarranno giù. Rimane la fiducia negli scout, che scoprano qualche 17enne degno di nota fin da subito.
Strouhal, A CDS, abilità 7,18 e valore 2150, fa della duttilità la sua arma, pur non peccando di qualità.
Lyberopoulos, MC C, abilità 7,09 e valore 2150, può trovare spazio dopo la cessione di Jair, e il suo doppio ruolo lo rende prezioso.
Kong è un doppione, più scarso, di Rosado (abilità 6,50 con un valore di 1800) e, ad oggi, non rientra nei piani di promozione.
Feilhaber, A C, qualità 6,32 e valore 2000, deve crescere ancora molto, ma ha u ruolo che ci fa gola.
Se la scelta fosse da fare oggi, salirebbero Rosado, Strouhal e Lyberopoulos.
Abbiamo sempre molta fiducia e predisposizione verso la nostra cantera: su 24 componenti della nostra rosa, ben 20 sono cresciuti nelle nostre giovanili (l’intero parco attaccanti è made in Utopia).
Ieri ci sono state le convocazioni che ci hanno regalato delle belle sorprese: in porta Rustu non si schioda dalla Turchia e Beltran torna nel suo Paraguay (abbiamo vinto la scommessa, puntando su di lui invece che su Markovic). In difesa la nostra coppia di centrali non perde un colpo: Fedorchenko e Roberts sono sempre convocati. Anche Nestor non smette di guidare la linea mediana del Messico. A centrocampo Kane rimane nella Cina e abbiamo la prima chiamata del Senegal per Ndiaye (piccoli centrocampisti crescono). I nostri attaccanti sono oramai abbonati alle convocazioni: Gabrielsen, Scharner, Alex, Spoor e Shah permangono nelle grazie dei loro coach.
Caduta con stile
Esordio stagionale in campionato con il team più forte del Giappone: contro Steans scendiamo in campo con Beltran in porta; linea difensiva a quattro con Yum e Villalba laterali e Fedorchenko e Roberts al centro: sulla mediana Nestor; a centrocampo la coppia Rowley – Kane; in attacco il tridente composto da Scharner, Gabrielsen e Spoor.
Si inizia con Rowley che non ingrana e, quando lì in mezzo il pallone non gira per il verso giusto, i guai sono vicini ad arrivare. Lo svantaggio è nell’aria e, dopo un giallo a Kane, ecco che subiamo gol da calcio d’angolo al 19’. Questo ha l’effetto di darci una scossa, poiché tre minuti dopo è Nestor a riportare tutto in parità, sebbene poi ci sia da subire e contenere, prima di riuscire a riportare la testa fuori dalla nostra metà campo. Rowley gioca il debutto da incubo, è il nostro punto debole di oggi, e allo scadere della prima frazione torniamo sotto, andando negli spogliatoi con il morale basso. La ripresa comincia in sordina e lo spettacolo tarda ad accendersi: ci pensa ancora Rowley a piazzare la ciliegina sulla torta della sua giornata negativa, facendosi cacciare (con due turni di squalifica) al 61’. Quello che potrebbe essere il colpo di grazia, in realtà, ci sprona e l’adrenalina ci fa riagguantare Steans, fino a quel momento padrone del campo: Gabrielsen al 76’ pareggia con un gesto acrobatico, riportando il 2-2. Lo sforzo profuso, con un uomo in meno, ci fa arrancare, e verso il finire della partita la situazione si ristabilisce, dando ragione alla superiorità dei padroni di casa: arriva il 2-3 all’84’. Scoraggiati e arrabbiati, diventiamo nervosi, guadagnando tre gialli negli ultimi minuti: capitan Roberts, Yum e Scharner finiscono sul taccuino del direttore di gara.
Peggiore in campo Rowley: avrà due partite di campionato in tribuna per scontare la squalifica e ragionare sul suo gioco. Gabrielsen migliore in campo.
Cadiamo a testa alta, consapevoli di potercela giocare con chicchessia. Si fosse rimasti in parità numerica, la musica sarebbe stata diversa.
Prossimo impegno è il debutto in UFFA contro TrentinParma2. Gli animi sono carichi e desiderosi di riscattare la caduta in campionato e di fare strada nella competizione. Avremo la rosa al gran completo.
Si inizia con Rowley che non ingrana e, quando lì in mezzo il pallone non gira per il verso giusto, i guai sono vicini ad arrivare. Lo svantaggio è nell’aria e, dopo un giallo a Kane, ecco che subiamo gol da calcio d’angolo al 19’. Questo ha l’effetto di darci una scossa, poiché tre minuti dopo è Nestor a riportare tutto in parità, sebbene poi ci sia da subire e contenere, prima di riuscire a riportare la testa fuori dalla nostra metà campo. Rowley gioca il debutto da incubo, è il nostro punto debole di oggi, e allo scadere della prima frazione torniamo sotto, andando negli spogliatoi con il morale basso. La ripresa comincia in sordina e lo spettacolo tarda ad accendersi: ci pensa ancora Rowley a piazzare la ciliegina sulla torta della sua giornata negativa, facendosi cacciare (con due turni di squalifica) al 61’. Quello che potrebbe essere il colpo di grazia, in realtà, ci sprona e l’adrenalina ci fa riagguantare Steans, fino a quel momento padrone del campo: Gabrielsen al 76’ pareggia con un gesto acrobatico, riportando il 2-2. Lo sforzo profuso, con un uomo in meno, ci fa arrancare, e verso il finire della partita la situazione si ristabilisce, dando ragione alla superiorità dei padroni di casa: arriva il 2-3 all’84’. Scoraggiati e arrabbiati, diventiamo nervosi, guadagnando tre gialli negli ultimi minuti: capitan Roberts, Yum e Scharner finiscono sul taccuino del direttore di gara.
Peggiore in campo Rowley: avrà due partite di campionato in tribuna per scontare la squalifica e ragionare sul suo gioco. Gabrielsen migliore in campo.
Cadiamo a testa alta, consapevoli di potercela giocare con chicchessia. Si fosse rimasti in parità numerica, la musica sarebbe stata diversa.
Prossimo impegno è il debutto in UFFA contro TrentinParma2. Gli animi sono carichi e desiderosi di riscattare la caduta in campionato e di fare strada nella competizione. Avremo la rosa al gran completo.
Mietitura di punti in UFFA
Si comincia la UFFA, competizione che ci ha regalato una finale e una semifinale come traguardi massimi (entrambe perse contro la nostra bestia nera, quel Venticello che per noi è bufera). Contro TrentinParma2 scendiamo in campo con questo undici, deciso da mister Kiplagat: Beltran a difendere la porta; Brito e Kjellgren terzini, al centro capitan Roberts e Villalba; sulla mediana Nestor; centrocampo nelle mani di Kane e Rowley; tridente offensivo con Spoor, Gabrielsen e Alex.
L’arbitro ha ancora il fischietto in bocca e Kane ci ha già portati in vantaggio, facendo scoppiare la gioia dei nostri 4475 spettatori. Nonostante la rete, non ci accomodiamo sugli allori: teniamo il gioco in mano e cerchiamo di metterci al sicuro. Il raddoppio non arriva e il nostro marcatore deve lasciare il rettangolo verde al 27’, lasciando il posto al neo convocato in nazionale Ndiaye. L’equilibrio inizia a spostarsi e TrentinParma si fa vedere dalle parti della nostra area, costringendo Nestor al cartellino giallo. Andiamo a riposo con un margine risicato e torniamo in campo seguendo un po’ l’andazzo della prima frazione, cominciando forte: al 51’ Spoor raddoppia e tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Passano 8’ e Gabrielsen regala anche il terzo gol, permettendo a mister Kiplagat di sedersi in panchina e riprendere le forze e la calma. Da lì in poi è solo discesa, con i nostri ospiti che tirano i remi in barca e noi che non infieriamo fino alla fine del match.
Si comincia bene, insomma, e anche le pagelle ci premiano: il “peggiore” è stato il portiere Beltran che ha preso solamente 8.
Nel resto del girone tutto come previsto: Sporting Cardito, Taranto e Spezialsd vincono facile contro squadre abbandonate a loro stesse. Al prossimo turno ospitiamo Spezialsd, altra partita contro uno schierante che richiederà attenzione. Avremo altre occasioni per fare turnover.
Presto le nostre giovanili saranno rimpolpate da un nuovo arrivo: il portierino Steinarsson, 17enne islandese di valore 2200 e abilità 7,27. Quasi un nanerottolo, giusto per non godere del bonus, ma già certo di approdare tra i pro in questa stagione. Poi vedremo che fare dei nostri estremi difensori. Ecco la sua scheda.

Ora la testa va al campionato, dove affronteremo un BOT e potremo, in teoria, rifiatare.
L’arbitro ha ancora il fischietto in bocca e Kane ci ha già portati in vantaggio, facendo scoppiare la gioia dei nostri 4475 spettatori. Nonostante la rete, non ci accomodiamo sugli allori: teniamo il gioco in mano e cerchiamo di metterci al sicuro. Il raddoppio non arriva e il nostro marcatore deve lasciare il rettangolo verde al 27’, lasciando il posto al neo convocato in nazionale Ndiaye. L’equilibrio inizia a spostarsi e TrentinParma si fa vedere dalle parti della nostra area, costringendo Nestor al cartellino giallo. Andiamo a riposo con un margine risicato e torniamo in campo seguendo un po’ l’andazzo della prima frazione, cominciando forte: al 51’ Spoor raddoppia e tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Passano 8’ e Gabrielsen regala anche il terzo gol, permettendo a mister Kiplagat di sedersi in panchina e riprendere le forze e la calma. Da lì in poi è solo discesa, con i nostri ospiti che tirano i remi in barca e noi che non infieriamo fino alla fine del match.
Si comincia bene, insomma, e anche le pagelle ci premiano: il “peggiore” è stato il portiere Beltran che ha preso solamente 8.
Nel resto del girone tutto come previsto: Sporting Cardito, Taranto e Spezialsd vincono facile contro squadre abbandonate a loro stesse. Al prossimo turno ospitiamo Spezialsd, altra partita contro uno schierante che richiederà attenzione. Avremo altre occasioni per fare turnover.
Presto le nostre giovanili saranno rimpolpate da un nuovo arrivo: il portierino Steinarsson, 17enne islandese di valore 2200 e abilità 7,27. Quasi un nanerottolo, giusto per non godere del bonus, ma già certo di approdare tra i pro in questa stagione. Poi vedremo che fare dei nostri estremi difensori. Ecco la sua scheda.

Ora la testa va al campionato, dove affronteremo un BOT e potremo, in teoria, rifiatare.
A valanga
Seconda giornata di campionato per cercare di riscattare la sconfitta dell’esordio con Steans. Privi di Rowley, squalificato, sfidiamo una BOT dal nome lungo e con un undici pieno di debuttanti stagionali: Rustu in porta; linea difensiva con Yang, Fedorchenko, Calabuig e Harris; Streller in cabina di regia; Ndiaye e Piola a centrocampo; tridente con Smiljanic, Shah e Lacatus.
Si inizia e l’esordio è scoppiettante, oltre ogni più rosea previsione: al 2’ Lacatus bagna il suo esordio stagionale con un giallo. Un minuto dopo Shah sblocca con un tiro senza pretese e al 7’ Fedorchenko insacca un tiro-cross. Ci ritroviamo avanti di due reti e ancora non abbiamo cominciato a sudare. Oggi sfoggiamo un gioco di livello, capitalizzando la pressione offensiva: alla mezzora il nome di Streller appare sul tabellino dei marcatori, dopo che il mediano sbroglia un calcio d’angolo. La nostra superiorità è palpabile e chiudiamo la prima metà di match sul 3-0. La ripresa è all’insegna dei cambi: uno per i nostri avversari mentre per noi Smiljanic lascia il posto ad Alex. Il cambio in attacco porta a nuove idee offensive che premiano Lacatus, fino a quel momento assente: primo gol con la nostra casacca al 63’ per il talentino rumeno. Fissato il 4-0, rallentiamo e rifiatiamo, arrivando al fischio finale senza altri sussulti, se non un giallo per Ndiaye e un rosso per i nostri ospiti.
Pagelle che puniscono Piola, elogiando invece il difensore goleador Fedorchenko e il subentrato Alex (quale che sia il minutaggio, la qualità della prestazione non si discute).
Nell’altro match importante Steans ribalta lo svantaggio, pur in inferiorità numerica, contro Sandrocn12, e rimane a punteggio pieno, mentre noi riprendiamo i perdenti. Il campionato giapponese sarà conteso tra noi tre, con Steans che ha già sconfitto entrambe le sfidanti.
Prossimo turno contro un altro BOT dal nome lungo: obiettivo vittoria.
Il portierino Steinarsson si è aggregato alle giovanili: quest’anno, per lui, arriverà la promozione in prima squadra, sempre che gli scout non scovino altri fenomeni.
Adesso si bada alla UFFA: scontro contro Spezialsd, vittorioso all’esordio, sebbene adesso non acceda da metà maggio. Meglio non correre rischi, comunque.
Si inizia e l’esordio è scoppiettante, oltre ogni più rosea previsione: al 2’ Lacatus bagna il suo esordio stagionale con un giallo. Un minuto dopo Shah sblocca con un tiro senza pretese e al 7’ Fedorchenko insacca un tiro-cross. Ci ritroviamo avanti di due reti e ancora non abbiamo cominciato a sudare. Oggi sfoggiamo un gioco di livello, capitalizzando la pressione offensiva: alla mezzora il nome di Streller appare sul tabellino dei marcatori, dopo che il mediano sbroglia un calcio d’angolo. La nostra superiorità è palpabile e chiudiamo la prima metà di match sul 3-0. La ripresa è all’insegna dei cambi: uno per i nostri avversari mentre per noi Smiljanic lascia il posto ad Alex. Il cambio in attacco porta a nuove idee offensive che premiano Lacatus, fino a quel momento assente: primo gol con la nostra casacca al 63’ per il talentino rumeno. Fissato il 4-0, rallentiamo e rifiatiamo, arrivando al fischio finale senza altri sussulti, se non un giallo per Ndiaye e un rosso per i nostri ospiti.
Pagelle che puniscono Piola, elogiando invece il difensore goleador Fedorchenko e il subentrato Alex (quale che sia il minutaggio, la qualità della prestazione non si discute).
Nell’altro match importante Steans ribalta lo svantaggio, pur in inferiorità numerica, contro Sandrocn12, e rimane a punteggio pieno, mentre noi riprendiamo i perdenti. Il campionato giapponese sarà conteso tra noi tre, con Steans che ha già sconfitto entrambe le sfidanti.
Prossimo turno contro un altro BOT dal nome lungo: obiettivo vittoria.
Il portierino Steinarsson si è aggregato alle giovanili: quest’anno, per lui, arriverà la promozione in prima squadra, sempre che gli scout non scovino altri fenomeni.
Adesso si bada alla UFFA: scontro contro Spezialsd, vittorioso all’esordio, sebbene adesso non acceda da metà maggio. Meglio non correre rischi, comunque.
Pallottoliere
Lui è tornato.

Il ritorno del figliol prodigo, bistrattato da Diavoli Rossi, umiliato con il licenziamento e, infine, eccolo qui con addosso la nostra maglia.
Di nuovo.
Carlos Garcia è giallonero.
Il mediano delle meraviglie che era arrivato nella nazionale cilena, prima di vivere l’incubo del cambio di team e la discesa nella serie inferiore. Ora è nuovamente con noi, accolto da caroselli di macchine e da festeggiamenti smodati. Il futuro è suo. Arriva con queste abilità, che verranno monitorate per decantarne le lodi stagionali.

Sale quasi la nostalgia, vedendo come nulla sia cambiato: solamente frecce rosse.
Ieri ci sono state le convocazioni in nazionale. Ecco il resoconto.
Entrambi i nostri portieri vengono scelti dai ct: Beltran in Paraguay e Rustu in Turchia. In difesa erano sicure le chiamate per la coppia di centrali Roberts-Fedorchenko, ma abbiamo il felice debutto di Yum nella Corea del Sud. Terzino ambidestro cresciuto nella nostra cantera, da due anni gioca in prima squadra ed è cresciuto costantemente, arrivando quasi al 6,5 di media la scorsa annata. Altra soddisfazione per noi. Nestor sulla mediana messicana dice sempre la sua, mentre poco più avanti Kane in Cina e Ndiaye in Senegal non perdono colpi. In attacco Gabrielsen convince la Norvegia, Shah rimane nel Camerun, Spoor in Austria e Alex in Portogallo. Purtroppo Scharner non volerà in Norvegia: speriamo si riprenda il posto.
Seconda partita del girone di qualificazione di UFFA contro Spezialsd: scendiamo in campo con Rustu in porta; linea difensiva con Yum, Villalba, Roberts e Kjellgren; Nestor sulla mediana; Rowley e Kane a centrocampo; tridente con Gabrielsen, Scharner e Spoor. I nostri avversari sono i giocatori di Spezialsd, lasciati alquanto al loro destino.
Questo diventa chiaro appena inizia il match: al primo affondo al 9’, su calcio d’angolo, Nestor insacca di testa, sbloccando il pari. Passano 10’ e il nostro mediano messicano concede il bis: identica dinamica, stacco di capoccia su corner e raddoppio per lui. Possiamo incrociare le braccia al petto e attendere che arrivi la fine della partita, ma al 37’ Spoor fa capire che i gol li segnano gli attaccanti e piazza il 3-0. Presi dal brio del gol, non ci fermiamo: capitan Roberts al 41’ sfrutta l’ennesimo calcio d’angolo e cala il poker, anche se non si gioca a carte. Sul finire della prima frazione Nestor non crede ai suoi occhi quando indovina la tripletta personale con una girata dal limite dell’area. Negli spogliatoi si rifiata e torniamo sul rettangolo verde carichi a molla. Al 49’ il nostro centrocampista Kane ha pure il fato dalla sua parte e segna. Il compagno di reparto Rowley non vuole essere da meno e al 53’ inganna il portiere dai venti metri. Il tabellone segnala un 7-0 assai pesante per Specialsd e ci getta in braccio una differenza reti di tutto rispetto. Gli avversari sono allo sbando completo e al 77’ regalano anche un rigore, che Gabrielsen non sbaglia, tirando una cannonata di tutto rispetto. Mai abbiamo dilagato in questa maniera, gli spettatori sugli spalti sono in visibilio per lo spettacolo cui stanno assistendo. Nestor è in stato di grazie: nemmeno il miglior Maradona avrebbe mai azzeccato una giornata come la sua. All’82’ trova la sua quarta rete personale: si segnerà la giornata di oggi sul calendario! La fine si avvicina e arriva un altro rigore per noi: ancora Gabrielsen insacca per definire il risultato: 10-0, mai visto prima. Anche le pagelle sono tutte medesime: nove per tutti, come il sei politico degli anni sessanta.
Gioia assoluta per lo spettacolo, consci del fatto che questa è una situazione che difficilmente si ripeterà in futuro. Intanto ci godiamo i gol.
Nel girone siamo in tre a punteggio pieno: noi, Taranto e Sporting Cardito. Alla prossima giornata ce la vedremo con un altro BOT a quota zero punti, ma poi verranno gli scontri diretti per la zona qualificazione del girone.
Pensiamo adesso al campionato: sfida con un BOT anche lì, certo il debutto di Garcia e l’assenza di Rowley, squalificato.

Il ritorno del figliol prodigo, bistrattato da Diavoli Rossi, umiliato con il licenziamento e, infine, eccolo qui con addosso la nostra maglia.
Di nuovo.
Carlos Garcia è giallonero.
Il mediano delle meraviglie che era arrivato nella nazionale cilena, prima di vivere l’incubo del cambio di team e la discesa nella serie inferiore. Ora è nuovamente con noi, accolto da caroselli di macchine e da festeggiamenti smodati. Il futuro è suo. Arriva con queste abilità, che verranno monitorate per decantarne le lodi stagionali.

Sale quasi la nostalgia, vedendo come nulla sia cambiato: solamente frecce rosse.
Ieri ci sono state le convocazioni in nazionale. Ecco il resoconto.
Entrambi i nostri portieri vengono scelti dai ct: Beltran in Paraguay e Rustu in Turchia. In difesa erano sicure le chiamate per la coppia di centrali Roberts-Fedorchenko, ma abbiamo il felice debutto di Yum nella Corea del Sud. Terzino ambidestro cresciuto nella nostra cantera, da due anni gioca in prima squadra ed è cresciuto costantemente, arrivando quasi al 6,5 di media la scorsa annata. Altra soddisfazione per noi. Nestor sulla mediana messicana dice sempre la sua, mentre poco più avanti Kane in Cina e Ndiaye in Senegal non perdono colpi. In attacco Gabrielsen convince la Norvegia, Shah rimane nel Camerun, Spoor in Austria e Alex in Portogallo. Purtroppo Scharner non volerà in Norvegia: speriamo si riprenda il posto.
Seconda partita del girone di qualificazione di UFFA contro Spezialsd: scendiamo in campo con Rustu in porta; linea difensiva con Yum, Villalba, Roberts e Kjellgren; Nestor sulla mediana; Rowley e Kane a centrocampo; tridente con Gabrielsen, Scharner e Spoor. I nostri avversari sono i giocatori di Spezialsd, lasciati alquanto al loro destino.
Questo diventa chiaro appena inizia il match: al primo affondo al 9’, su calcio d’angolo, Nestor insacca di testa, sbloccando il pari. Passano 10’ e il nostro mediano messicano concede il bis: identica dinamica, stacco di capoccia su corner e raddoppio per lui. Possiamo incrociare le braccia al petto e attendere che arrivi la fine della partita, ma al 37’ Spoor fa capire che i gol li segnano gli attaccanti e piazza il 3-0. Presi dal brio del gol, non ci fermiamo: capitan Roberts al 41’ sfrutta l’ennesimo calcio d’angolo e cala il poker, anche se non si gioca a carte. Sul finire della prima frazione Nestor non crede ai suoi occhi quando indovina la tripletta personale con una girata dal limite dell’area. Negli spogliatoi si rifiata e torniamo sul rettangolo verde carichi a molla. Al 49’ il nostro centrocampista Kane ha pure il fato dalla sua parte e segna. Il compagno di reparto Rowley non vuole essere da meno e al 53’ inganna il portiere dai venti metri. Il tabellone segnala un 7-0 assai pesante per Specialsd e ci getta in braccio una differenza reti di tutto rispetto. Gli avversari sono allo sbando completo e al 77’ regalano anche un rigore, che Gabrielsen non sbaglia, tirando una cannonata di tutto rispetto. Mai abbiamo dilagato in questa maniera, gli spettatori sugli spalti sono in visibilio per lo spettacolo cui stanno assistendo. Nestor è in stato di grazie: nemmeno il miglior Maradona avrebbe mai azzeccato una giornata come la sua. All’82’ trova la sua quarta rete personale: si segnerà la giornata di oggi sul calendario! La fine si avvicina e arriva un altro rigore per noi: ancora Gabrielsen insacca per definire il risultato: 10-0, mai visto prima. Anche le pagelle sono tutte medesime: nove per tutti, come il sei politico degli anni sessanta.
Gioia assoluta per lo spettacolo, consci del fatto che questa è una situazione che difficilmente si ripeterà in futuro. Intanto ci godiamo i gol.
Nel girone siamo in tre a punteggio pieno: noi, Taranto e Sporting Cardito. Alla prossima giornata ce la vedremo con un altro BOT a quota zero punti, ma poi verranno gli scontri diretti per la zona qualificazione del girone.
Pensiamo adesso al campionato: sfida con un BOT anche lì, certo il debutto di Garcia e l’assenza di Rowley, squalificato.
Il lavoro degli scout
Giornata per noi senza match: in compenso si danno da fare gli scout, che vanno ad aumentare il numero dei giovani. Con questi ultimi due si gioca sulla prospettiva e in virtù del loro valore, perché al netto dell’abilità odierna non paiono dei campioni.
Il primo è il 16enne Will “Peter” Griffin, australiano T/A C. Vale 2200, a riscontro di una media di 6,91. Purtroppo adesso non è un fulmine di guerra: lo prendiamo per vedere se crescerà bene. A noi interessa come attaccante centrale.

Il secondo è suo coetaneo: 16 anni anche per Gargano, uruguaiano D/M S (quindi solamente terzino sinistro, senza il ruolo fantasma). Abilità 6,50, valore 2100 ma skill decenti, avendo anche un’età che permette di avere pazienza.

Vedremo se, di qui a una stagione e mezza, si saranno ritagliati delle attenzioni.
Il primo è il 16enne Will “Peter” Griffin, australiano T/A C. Vale 2200, a riscontro di una media di 6,91. Purtroppo adesso non è un fulmine di guerra: lo prendiamo per vedere se crescerà bene. A noi interessa come attaccante centrale.

Il secondo è suo coetaneo: 16 anni anche per Gargano, uruguaiano D/M S (quindi solamente terzino sinistro, senza il ruolo fantasma). Abilità 6,50, valore 2100 ma skill decenti, avendo anche un’età che permette di avere pazienza.

Vedremo se, di qui a una stagione e mezza, si saranno ritagliati delle attenzioni.
Che male!
Terza di campionato, giornata epocale: l’evento è il nuovo debutto di Carlos Garcia con la nostra maglia. Rowley è fuori per squalifica e in campo i nostri undici sono Rustu in porta; terzini Harris e Yang, con la difesa centrale composta da Britos e Calabuig; sulla mediana “perezoso” Garcia; a centrocampo Ndiaye e Streller, che si mette alla prova in un ruolo che è nelle sue corde, ma in cui lo abbiamo visto poco; tridente offensivo composto da Shah, Lacatus e Smiljanic.
Iniziamo questa partita in trasferta con lo studio dell’avversario e questa fase prosegue fino al 19’, quando tutto d’un colpo avviene il disagio assoluto: rosso per Smiljanic, giallo per Garcia e rete subita. Fatichiamo a ritrovare la tramontana e i nostri avversari hanno facile gioco nel raddoppiare al 23’. Di punto in bianco ci ritroviamo sotto di due reti, su campo avverso, contro un BOT. Quale incubo stiamo vivendo? Per il resto del primo tempo non ci affacciamo nemmeno nell’area avversaria, scombussolati oltre ogni previsione. La ripresa dovrebbe essere all’insegna dell’arrembaggio più totale e, invece, ci ritroviamo mestamente in balia del gioco altri, guadagnando solamente un giallo pere Shah. Non caviamo un ragno dal buco e non si vede nessuna azione degna di nota. Finisce 0-2, caduta che fa male e campionato che ci vede già nelle zone basse. Il ritorno di Garcia non ha prodotto l’esito sperato. Pagelle impietose, nemmeno una sufficienza.
Steans vince di prepotenza contro un BOT, mentre Sandro incappa in un pareggio assurdo contro un altro BOT, ma almeno un punto lo fanno.
Classifica che vede Steans a punteggio pieno e noi ad annaspare in zona retrocessione. Inizia nel più roseo dei modi questo campionato.
Unica consolazione: a seguito della partita arriviamo ai py necessari per una promozione: il prescelto è Rosado, 17enne C CD. Non commentiamo niente, lasciamo parlare la sua scheda.

Iniziamo questa partita in trasferta con lo studio dell’avversario e questa fase prosegue fino al 19’, quando tutto d’un colpo avviene il disagio assoluto: rosso per Smiljanic, giallo per Garcia e rete subita. Fatichiamo a ritrovare la tramontana e i nostri avversari hanno facile gioco nel raddoppiare al 23’. Di punto in bianco ci ritroviamo sotto di due reti, su campo avverso, contro un BOT. Quale incubo stiamo vivendo? Per il resto del primo tempo non ci affacciamo nemmeno nell’area avversaria, scombussolati oltre ogni previsione. La ripresa dovrebbe essere all’insegna dell’arrembaggio più totale e, invece, ci ritroviamo mestamente in balia del gioco altri, guadagnando solamente un giallo pere Shah. Non caviamo un ragno dal buco e non si vede nessuna azione degna di nota. Finisce 0-2, caduta che fa male e campionato che ci vede già nelle zone basse. Il ritorno di Garcia non ha prodotto l’esito sperato. Pagelle impietose, nemmeno una sufficienza.
Steans vince di prepotenza contro un BOT, mentre Sandro incappa in un pareggio assurdo contro un altro BOT, ma almeno un punto lo fanno.
Classifica che vede Steans a punteggio pieno e noi ad annaspare in zona retrocessione. Inizia nel più roseo dei modi questo campionato.
Unica consolazione: a seguito della partita arriviamo ai py necessari per una promozione: il prescelto è Rosado, 17enne C CD. Non commentiamo niente, lasciamo parlare la sua scheda.
