Forse è la prossima maglia che vuole indossare.Brizione88 wrote: ↑Sat Jun 20, 2020 10:31 am L'esultanza di Garcia non mi pare da condannare. Il suo linguaggio mi ricorda un manager che ha fatto la storia di Whisper
Utopia - Sala stampa
Re: Utopia - Sala stampa
Quando non basta mettercela tutta
Malebolge Arena addobbata per le grandi occasioni, vista la caratura del match: ospitiamo la capolista, Steans, che all’andata ci ha sconfitti per 2-3. Abbiamo l’intera rosa a disposizione grazie al ritorno al gioco di Scharner: mister Kiplagat ha solamente l’imbarazzo della scelta. Gli undici sono: Beltran a difendere la porta; coppia di centrali con capitan Roberts e Villalba, mentre sulle fasce corrono Yum e Kjellgren; Nestor sulla mediana; centrocampo di peso con Kane e Rowley; tridente offensivo che vede Gabrielsen ariete, sorretto da Spoor e Alex.
Pronti, via: il tempo malevolo non ci aiuta nelle nostre giocate e nei primi 20’ si segnala solamente un giallo per un avversario e un nostro sterile possesso palla, che mai trova l’esatta verticalizzazione pere andare in gol. Arriva un’ammonizione anche per noi al 26’, a farne le spese è Kjellgren. Purtroppo il centrocampo non va come dovrebbe: Kane non è in una delle sue migliori giornate e il gioco intero di Utopia ne risente. Giungiamo così alla mezzora, quando accade di tutto: prima è Gabrielsen, desideroso di mostrare le sue doti per non perdere il posto agognato in nazionale, a sbloccare con un tiro ad effetto, ma subito Steans ci riprende su calcio d’angolo. Questa fiammata improvvisa è poi seguita da ritorno alla calma, che dura fino all’intervallo. Negli spogliatoi mister Kiplagat deve caricare i suoi: se vogliamo sperare ancora nello scudetto, possiamo e dobbiamo solamente vincere. Il pareggio sarebbe troppo poco, si rimarrebbe a -6, decisamente eccessivo per contare nella rimonta. La ripresa riprende all’insegna del nostro ariete danese Gabrielsen, che però non trova la via del gol, nonostante le sgroppate. Purtroppo, e così va il calcio, alla prima azione degna di nota di Steans nella ripresa, subiamo la rete dell’1-2 con una bomba dalla distanza. Il minuto è il 74. Essere rimontati fa male al morale e ci taglia le gambe: la reazione non c’è e mestamente il tempo scorre fino alla fine. Cadiamo e Sandrocn12, vittorioso contro un BOT, ci passa: siamo attualmente terzi.
Paghiamo pegno per la brutta giornata accorsa ad alcuni dei nostri: Beltran, Yum e Kane non hanno reso come al solito e la differenza s’è sentita. Sugli scudi, al solito, Gabrielsen. Adesso c’è solamente da rimboccarsi le maniche e non perdere ulteriori colpi: l’obiettivo, purtroppo, diventa il secondo posto.
Prossimo impegno ufficiale è l’ultima giornata del girone di qualificazione di UFFA: ce la vedremo contro Taranto, ma siamo entrambi già ai quarti di finale. Si prospetta una partita senza ambizioni, dove far giocare i meno impiegati e non rischiare infortuni e cali di forma per i big.
Domenica di convocazioni: è sempre un piacere vedere la lunga lista dei nostri nazionali. Tutto il reparto portieri ne fa parte: sia Rustu in Turchia che Beltran in Paraguay ci sono. Dei difensori abbiamo Roberts in Inghilterra, Fedorchenko in Ucraina e Yum in Corea del Sud. Nestor vola in Messico. Pure tutti i centrocampisti sono nel giro che conta: Kane in Cina, Rowley in Scozia, Ndiaye in Senegal e Rosado in Spagna. In attacco assistiamo al gradito ritorno di Gabrielsen nella Norvegia, dove già c’è Scharner; abbiamo poi Alex in Portogallo, Spoor in Austria e Shah in Camerun.
Pronti, via: il tempo malevolo non ci aiuta nelle nostre giocate e nei primi 20’ si segnala solamente un giallo per un avversario e un nostro sterile possesso palla, che mai trova l’esatta verticalizzazione pere andare in gol. Arriva un’ammonizione anche per noi al 26’, a farne le spese è Kjellgren. Purtroppo il centrocampo non va come dovrebbe: Kane non è in una delle sue migliori giornate e il gioco intero di Utopia ne risente. Giungiamo così alla mezzora, quando accade di tutto: prima è Gabrielsen, desideroso di mostrare le sue doti per non perdere il posto agognato in nazionale, a sbloccare con un tiro ad effetto, ma subito Steans ci riprende su calcio d’angolo. Questa fiammata improvvisa è poi seguita da ritorno alla calma, che dura fino all’intervallo. Negli spogliatoi mister Kiplagat deve caricare i suoi: se vogliamo sperare ancora nello scudetto, possiamo e dobbiamo solamente vincere. Il pareggio sarebbe troppo poco, si rimarrebbe a -6, decisamente eccessivo per contare nella rimonta. La ripresa riprende all’insegna del nostro ariete danese Gabrielsen, che però non trova la via del gol, nonostante le sgroppate. Purtroppo, e così va il calcio, alla prima azione degna di nota di Steans nella ripresa, subiamo la rete dell’1-2 con una bomba dalla distanza. Il minuto è il 74. Essere rimontati fa male al morale e ci taglia le gambe: la reazione non c’è e mestamente il tempo scorre fino alla fine. Cadiamo e Sandrocn12, vittorioso contro un BOT, ci passa: siamo attualmente terzi.
Paghiamo pegno per la brutta giornata accorsa ad alcuni dei nostri: Beltran, Yum e Kane non hanno reso come al solito e la differenza s’è sentita. Sugli scudi, al solito, Gabrielsen. Adesso c’è solamente da rimboccarsi le maniche e non perdere ulteriori colpi: l’obiettivo, purtroppo, diventa il secondo posto.
Prossimo impegno ufficiale è l’ultima giornata del girone di qualificazione di UFFA: ce la vedremo contro Taranto, ma siamo entrambi già ai quarti di finale. Si prospetta una partita senza ambizioni, dove far giocare i meno impiegati e non rischiare infortuni e cali di forma per i big.
Domenica di convocazioni: è sempre un piacere vedere la lunga lista dei nostri nazionali. Tutto il reparto portieri ne fa parte: sia Rustu in Turchia che Beltran in Paraguay ci sono. Dei difensori abbiamo Roberts in Inghilterra, Fedorchenko in Ucraina e Yum in Corea del Sud. Nestor vola in Messico. Pure tutti i centrocampisti sono nel giro che conta: Kane in Cina, Rowley in Scozia, Ndiaye in Senegal e Rosado in Spagna. In attacco assistiamo al gradito ritorno di Gabrielsen nella Norvegia, dove già c’è Scharner; abbiamo poi Alex in Portogallo, Spoor in Austria e Shah in Camerun.
Si va ai quarti di finale
Scampagnata di UFFA: sia noi che Taranto siamo già qualificati e mister Kiplagat sceglie un undici di ripiego, pere non rischiare i top players. Scendono quindi in campo Rustu tra i pali; linea difensiva, da sinistra a destra, con Yang, Calabuig, Fedorchenko e il debutto di Caballero; in mediana l’istituzione whisperiana Garcia; a centrocampo i nostri futuri titolari Rosado e Ndiaye, già nel giro delle loro nazionali; tridente offensivo con Shah, Smiljanic e Lacatus.
Pubblico delle grandi occasioni, nonostante lo scarso valore del match: oltre 5000 spettatori assiepano gli spalti, probabilmente per ammirare il titolare Garcia. È il Taranto a partire forte e mostrarsi in zona d’attacco, al punto da andare in vantaggio al 10’ con un tiro cross che inganna Rustu, colpevole in questa occasione. Si delinea un match avaro di emozioni, sebbene i nostri ospiti facciano il gioco, con i gialloneri meri spettatori delle scorribande avversarie. Al ritorno in campo, dopo l’intervallo, la musica non cambia: assistiamo all’uscita di Rosado, che lascia il posto a Streller, e al giallo per il debuttante Caballero, che sente tutto il peso della partita d’esordio. Al 67’ pure lui deve lasciare il terreno, facendo spazio a Yum sulla corsia destra. Costruiamo qualche azione, ma senza finalizzarla: finisce con una sconfitta di misura, ininfluente per il passaggio del turno.
I nostri ragazzini Rosado e Caballero si sono espressi sotto le loro potenzialità, ma è giusto che si facciano le ossa. Migliori in campo Ndiaye e Smiljanic, che reclamano spazio anche in partite più importanti.
L’urna dei sorteggi ci regala i quarti di finale contro il Deportes Thiene, secondo nel suo girone e attualmente capolista in campionato. Daremo del nostro meglio, quello è poco ma sicuro.
Al prossimo turno di campionato andiamo in trasferta da un BOT, mentre i primi due della classe si scontrano tra loro: l’obiettivo è vincere e approfittare di qualsiasi risultato dei nostri contendenti.
Pubblico delle grandi occasioni, nonostante lo scarso valore del match: oltre 5000 spettatori assiepano gli spalti, probabilmente per ammirare il titolare Garcia. È il Taranto a partire forte e mostrarsi in zona d’attacco, al punto da andare in vantaggio al 10’ con un tiro cross che inganna Rustu, colpevole in questa occasione. Si delinea un match avaro di emozioni, sebbene i nostri ospiti facciano il gioco, con i gialloneri meri spettatori delle scorribande avversarie. Al ritorno in campo, dopo l’intervallo, la musica non cambia: assistiamo all’uscita di Rosado, che lascia il posto a Streller, e al giallo per il debuttante Caballero, che sente tutto il peso della partita d’esordio. Al 67’ pure lui deve lasciare il terreno, facendo spazio a Yum sulla corsia destra. Costruiamo qualche azione, ma senza finalizzarla: finisce con una sconfitta di misura, ininfluente per il passaggio del turno.
I nostri ragazzini Rosado e Caballero si sono espressi sotto le loro potenzialità, ma è giusto che si facciano le ossa. Migliori in campo Ndiaye e Smiljanic, che reclamano spazio anche in partite più importanti.
L’urna dei sorteggi ci regala i quarti di finale contro il Deportes Thiene, secondo nel suo girone e attualmente capolista in campionato. Daremo del nostro meglio, quello è poco ma sicuro.
Al prossimo turno di campionato andiamo in trasferta da un BOT, mentre i primi due della classe si scontrano tra loro: l’obiettivo è vincere e approfittare di qualsiasi risultato dei nostri contendenti.
Garcia l'immortale
Gli undici leoni che affronteranno il BOT rispondono ai nomi di Rustu in porta; difesa dai terzini inesperti con Caballero e Yang, mentre i centrali sono rodati ossia Brito e Calabuig; in mediana Streller; centrocampo del futuro composto da Rosado e Ndiaye; tridente offensivo con Scharner, Shah e Lacatus.
La prima cosa da segnalare nel match è l’uscita al 10’ di Streller, che lascia il posto a Garcia. Il divino mostra subito di cosa è capace e al 14’, con un piatto destro da calcio d’angolo, ci regala il vantaggio. Fino alla mezzora abbiamo il pallino del gioco in mano, ma poi la musica cambia e i padroni di casa tornano alla carica. Sul finire della prima frazione il magnifico mette in cassaforte il risultato: al 44’ azione da manuale del calcio e raddoppio, con la sua personale doppietta. Come da copione ci rilassiamo nel secondo tempo, ma non veniamo trafitti, sebbene la nostra prima azione sia segnalata solamente al minuto 66. Al 74’ Rustu lascia il posto a Beltran e, 10’ dopo, Ndiaye si cucca il giallo. I tentativi del BOT sono sterili e arriviamo al fischio finale con una bella vittoria in tasca che, complice la sconfitta di Sandrocn12 contro Steans, ci rilancia alla seconda piazza del campionato, il massimo cui possiamo ambire perché pare proprio che lo scudetto sia in tasca di Steans.
Trittico di peggiori in campo, ossia Yang, Lacatus e Rosado, mentre Garcia è il migliore.
Prossimo impegno ancora in campionato, contro un altro BOT. Nessuna tensione, la testa è già ai quarti di UFFA contro il Deportes Thiene.
La prima cosa da segnalare nel match è l’uscita al 10’ di Streller, che lascia il posto a Garcia. Il divino mostra subito di cosa è capace e al 14’, con un piatto destro da calcio d’angolo, ci regala il vantaggio. Fino alla mezzora abbiamo il pallino del gioco in mano, ma poi la musica cambia e i padroni di casa tornano alla carica. Sul finire della prima frazione il magnifico mette in cassaforte il risultato: al 44’ azione da manuale del calcio e raddoppio, con la sua personale doppietta. Come da copione ci rilassiamo nel secondo tempo, ma non veniamo trafitti, sebbene la nostra prima azione sia segnalata solamente al minuto 66. Al 74’ Rustu lascia il posto a Beltran e, 10’ dopo, Ndiaye si cucca il giallo. I tentativi del BOT sono sterili e arriviamo al fischio finale con una bella vittoria in tasca che, complice la sconfitta di Sandrocn12 contro Steans, ci rilancia alla seconda piazza del campionato, il massimo cui possiamo ambire perché pare proprio che lo scudetto sia in tasca di Steans.
Trittico di peggiori in campo, ossia Yang, Lacatus e Rosado, mentre Garcia è il migliore.
Prossimo impegno ancora in campionato, contro un altro BOT. Nessuna tensione, la testa è già ai quarti di UFFA contro il Deportes Thiene.
Triplo Lacatus
Malebolge Arena teatro di battaglia di campionato contro un BOT. Si scelgono le seconde linee, i top sono a riposo per i quarti di UFFA. A scendere in campo saranno Rustu; difesa con Calabuig, Brito, Yang e Caballero; Streller in regia; linea centrale con Ndiaye e Rosado; tridente d’attacco con Shah, Lacatus e Smiljanic.
Si parte e si delinea un match a senso unico: fin dal primo minuto premiamo forte e al 9’ la fatica viene ripagata. Lacatus insacca con un tiro ad effetto e sblocca. Neanche il tempo di festeggiare che Shah si cucca il giallo che gli costerà la squalifica alla prossima di campionato. La prima menzione di un avversario si ha al minuto 33 quando arriva un’ammonizione anche per loro, seguita dal tiraccio ciabattato, ovviamente a segno, di Smiljanic per il raddoppio. A questo punto, con due reti di margine, ci si rilassa e i nostri ospiti iniziano ad emergere. Chiudiamo la prima frazione sul 2-0 e l’inizio della ripresa pare di assistere ad un altro match: il BOT costruisce e al 62’ finalizza pure, dimezzando lo svantaggio. Mister Kiplagat, in panchina, esplode e il più lesto a metterlo calmo è ancora Lacatus, che si inventa l’acrobazia al 75’ per il 3-1. Passano 5’ e ancora il rumeno mette in cassaforte il risultato: siamo 4-1 e iniziamo a goderci la vittoria. C’è ancora spazio per la bordata dal limite di Streller che, all’88’, chiude tutto e piazza il 5-1.
Rosado unico insufficiente, Shah e Smiljanic migliori in campo. Negli altri match nessuna sorpresa: Steans è a 30 punti e con lo scudetto in tasca, noi siamo a 21 e Sandrocn12 a 19. Ci sarà qualche bagarre per la seconda piazza, ma nulla più. Il campionato giapponese è racchiuso qui.
In casa Utopia cresce adesso la tensione: abbiamo davanti i quarti di UFFA con il Deportes Thiene, in una partita secca dove dovremo dare il massimo. Intera rosa a disposizione, a meno di infortuni dell’ultima ora, e imbarazzo della scelta, sebbene gli unici dubbi paiono esserci in difesa e in attacco sui laterali. A mister Kiplagat l’onere della scelta.
Intanto nelle giovanili arriva il primo 15enne: si tratta del D S turco Oktay, valore 2100 e media 6,95. Monoruolo, dovrà farsi valere, ma per ora è l’unico della sua età e, quindi, non ha concorrenza. Ecco la sua scheda.

Intanto il prossimo promosso a fine stagione, l’unico 17enne nelle giovanili (sempre che gli scout non scovino un fenomeno), è il portiere islandese Steinarsson: valore 2200, altezza 1,76 e abilità 7,77. Andrà a vedersela con Rustu e Beltran, il primo promessa sulla via della conferma, il secondo sicurezza affermata con abilità oltre al 10.
Si parte e si delinea un match a senso unico: fin dal primo minuto premiamo forte e al 9’ la fatica viene ripagata. Lacatus insacca con un tiro ad effetto e sblocca. Neanche il tempo di festeggiare che Shah si cucca il giallo che gli costerà la squalifica alla prossima di campionato. La prima menzione di un avversario si ha al minuto 33 quando arriva un’ammonizione anche per loro, seguita dal tiraccio ciabattato, ovviamente a segno, di Smiljanic per il raddoppio. A questo punto, con due reti di margine, ci si rilassa e i nostri ospiti iniziano ad emergere. Chiudiamo la prima frazione sul 2-0 e l’inizio della ripresa pare di assistere ad un altro match: il BOT costruisce e al 62’ finalizza pure, dimezzando lo svantaggio. Mister Kiplagat, in panchina, esplode e il più lesto a metterlo calmo è ancora Lacatus, che si inventa l’acrobazia al 75’ per il 3-1. Passano 5’ e ancora il rumeno mette in cassaforte il risultato: siamo 4-1 e iniziamo a goderci la vittoria. C’è ancora spazio per la bordata dal limite di Streller che, all’88’, chiude tutto e piazza il 5-1.
Rosado unico insufficiente, Shah e Smiljanic migliori in campo. Negli altri match nessuna sorpresa: Steans è a 30 punti e con lo scudetto in tasca, noi siamo a 21 e Sandrocn12 a 19. Ci sarà qualche bagarre per la seconda piazza, ma nulla più. Il campionato giapponese è racchiuso qui.
In casa Utopia cresce adesso la tensione: abbiamo davanti i quarti di UFFA con il Deportes Thiene, in una partita secca dove dovremo dare il massimo. Intera rosa a disposizione, a meno di infortuni dell’ultima ora, e imbarazzo della scelta, sebbene gli unici dubbi paiono esserci in difesa e in attacco sui laterali. A mister Kiplagat l’onere della scelta.
Intanto nelle giovanili arriva il primo 15enne: si tratta del D S turco Oktay, valore 2100 e media 6,95. Monoruolo, dovrà farsi valere, ma per ora è l’unico della sua età e, quindi, non ha concorrenza. Ecco la sua scheda.

Intanto il prossimo promosso a fine stagione, l’unico 17enne nelle giovanili (sempre che gli scout non scovino un fenomeno), è il portiere islandese Steinarsson: valore 2200, altezza 1,76 e abilità 7,77. Andrà a vedersela con Rustu e Beltran, il primo promessa sulla via della conferma, il secondo sicurezza affermata con abilità oltre al 10.
Semifinale di UFFA: obiettivo agganciato
Ieri ci sono state le convocazioni in nazionale e siamo rimasti ben contenti per i nostri giocatori. Rustu e Beltran confermati in Turchia e Paraguay; in difesa Fedorchenko, Roberts e Yum non perdono il posto; in mediana Nestor vola in Messico; a centrocampo Ndiaye, Kane, Rowley e il baby Rosado convincono i loro ct; in attacco Alex, Spoor, Scharner, Gabrielsen e Shah vestiranno i loro colori nazionali.
Oggi il match è di quelli pesanti, i quarti di finale di UFFA contro il Deportes Thiene. I nostri undici scelti da mister Kiplagat sono: Beltran tra i pali; linea difensiva con Yum, Villalba, capitan Roberts e Kjellgren; Nestor sulla mediana; centrocampo con Rowley e Kane; tridente offensivo con Scharner, Gabrielsen e Spoor.
Si comincia, tensione a mille in campo e sugli spalti. Dalle prime battute emerge Kane, che mostra un buon dinamismo sulla linea di centrocampo: la prima azione degna di nota è al 15’, quando pressiamo nella trequarti avversaria, pur senza sfondare. Il frutto della fatica arriva al 19’, quando Spoor rimpalla fortunosamente un invito di Gabrielsen e la mette dentro. Vantaggio e rapida risposta del Deportes, che si rende pericoloso al 22’. I nostri terzini faticano nell’arginare le scorribande degli ospiti, ma la baracca regge e al 37’ raddoppio acrobatico di Gabrielsen. 2-0 inaspettato che riempie di entusiasmo, ma c’è più di mezza partita da giocare, ancora. La sfanghiamo e giungiamo all’intervallo con il doppio margine. Mister Kiplagat deve tranquillizzare gli animi per evitare rilassamenti o esagerazioni. Bisogna controllare il match, ora. Si riparte e il fisico non ci è d’aiuto, ma ad inizio ripresa ci siamo solamente noi. Al 59’ primo cartellino della partita per un giocatore del Deportes, che cerca di rimettersi in carreggiata, costruendo gioco. Noi restiamo un po’ a guardare cosa succede, gestendo i minuti che scorrono sempre troppo lentamente. Ci limitiamo alla manovra di contenimento della furia di rimonta del Deportes e la nostra difesa sembra abile nel non cedere. Arriva dopo un’eternità il fischio finale e scoppia la festa: siamo in semifinale! Abbiamo profuso un grande sforzo nei primi 45’, riuscendo ad accumulare un vantaggio che ci ha permesso di scendere sul rettangolo verde nella seconda frazione senza pressioni.
I nostri undici si sono comportati egregiamente, anche a vedere le pagelle: unico insufficiente Kjellgren come terzino sinistro, mentre i 9 sono fioccati.
In semifinale ci attende il Taranto, già affrontato nel girone di qualificazione in una partita in cui eravamo entrambi qualificati. Sarà una battaglia, c’è poco da aggiungere.
Oggi il match è di quelli pesanti, i quarti di finale di UFFA contro il Deportes Thiene. I nostri undici scelti da mister Kiplagat sono: Beltran tra i pali; linea difensiva con Yum, Villalba, capitan Roberts e Kjellgren; Nestor sulla mediana; centrocampo con Rowley e Kane; tridente offensivo con Scharner, Gabrielsen e Spoor.
Si comincia, tensione a mille in campo e sugli spalti. Dalle prime battute emerge Kane, che mostra un buon dinamismo sulla linea di centrocampo: la prima azione degna di nota è al 15’, quando pressiamo nella trequarti avversaria, pur senza sfondare. Il frutto della fatica arriva al 19’, quando Spoor rimpalla fortunosamente un invito di Gabrielsen e la mette dentro. Vantaggio e rapida risposta del Deportes, che si rende pericoloso al 22’. I nostri terzini faticano nell’arginare le scorribande degli ospiti, ma la baracca regge e al 37’ raddoppio acrobatico di Gabrielsen. 2-0 inaspettato che riempie di entusiasmo, ma c’è più di mezza partita da giocare, ancora. La sfanghiamo e giungiamo all’intervallo con il doppio margine. Mister Kiplagat deve tranquillizzare gli animi per evitare rilassamenti o esagerazioni. Bisogna controllare il match, ora. Si riparte e il fisico non ci è d’aiuto, ma ad inizio ripresa ci siamo solamente noi. Al 59’ primo cartellino della partita per un giocatore del Deportes, che cerca di rimettersi in carreggiata, costruendo gioco. Noi restiamo un po’ a guardare cosa succede, gestendo i minuti che scorrono sempre troppo lentamente. Ci limitiamo alla manovra di contenimento della furia di rimonta del Deportes e la nostra difesa sembra abile nel non cedere. Arriva dopo un’eternità il fischio finale e scoppia la festa: siamo in semifinale! Abbiamo profuso un grande sforzo nei primi 45’, riuscendo ad accumulare un vantaggio che ci ha permesso di scendere sul rettangolo verde nella seconda frazione senza pressioni.
I nostri undici si sono comportati egregiamente, anche a vedere le pagelle: unico insufficiente Kjellgren come terzino sinistro, mentre i 9 sono fioccati.
In semifinale ci attende il Taranto, già affrontato nel girone di qualificazione in una partita in cui eravamo entrambi qualificati. Sarà una battaglia, c’è poco da aggiungere.
Re: Utopia - Sala stampa
Complimenti Paccio, in campo e su Discord il divertimento non manca ahahahahahah



PALMARES
- 1 SUPER LEAGUE (02/25)
- 2 UFFA CUP (04/21 e 09/22)
- 1 WORLD LEAGUE (04/25)
- 18 Scudetti
- 1 Campionato 2° Div
- 1 SUPER LEAGUE (02/25)
- 2 UFFA CUP (04/21 e 09/22)
- 1 WORLD LEAGUE (04/25)
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Seconda piazza
Iniziamo ringraziando per l'apprezzamento, passando quindi al calcio giocato.
Sfida al BOT con Shah unico assente. Scendono in campo undici seconde linee, tranne che al centro dell’attacco. Ma andiamo con ordine: in porta Rustu; difesa a quattro con Yang, Brito, Calabuig e Caballero; Streller in mediana; centrocampo con Rosado e Ndiaye; tridente dove la stella Gabrielsen vede gravitare attorno a sé Smiljanic e Lacatus.
Sul campo dei nostri avversari l’inizio regala ogni emozione: al primo giro di lancette Rosado rimedia il giallo, dopo 120 secondi Calabuig insacca di testa su calcio d’angolo per il vantaggio e al 3’ arginiamo la reazione dei padroni di casa. Regna il nervosismo sul rettangolo verde, con Lacatus che si becca il cartellino all’11’. Si calmano poi le acque, ma da ogni punto di vista: nulla da segnalare su nessun fronte, con l’equilibrio che regna sovrano fino all’intervallo. Vantaggio non così evidente dalle azioni pericolose che abbiamo creato, ma quello che conta è il risultato sul tabellone. La ripresa inizia con il piede sull’acceleratore: Gabrielsen sale in cattedra, pur non finalizzando in gol. L’impresa riesce invece a Smiljanic che, al 60’, raddoppia con un colpo da maestro, dando sostanza al margine che ci mantiene tranquilli. Non ci diamo un gran daffare per incrementare il numero di reti: preserviamo le energie per la UFFA. Mestamente si arriva al fischio finale: vittoria per 2-0, nulla da recriminare e tutti contenti per aver mantenuto il secondo posto in classifica.
Le pagelle segnalano sempre il grado di inesperienza di Caballero, mentre i due marcatori Smiljanic e Calabuig sono i migliori in campo.
Prossimo impegno sempre in campionato, sempre contro un BOT, ma stavolta in casa. Massimo impegno.
Vittoria facile in campionato e mosse di mercato
Aquile della notte arriva alla Malebolge Arena: ennesimo BOT del campionato, quindi schieriamo non i top player, ma i ragazzi desiderosi di ritagliarsi spazio nelle competizioni che contano. Il nostro undici è composto da Rustu; difesa composta da Fedorchenko, Brito, Yang e Caballero; Streller in mediana; centrocampo con Ndiaye e Rosado; tridente con il ritorno di Shah, Lacatus e Smiljanic.
Partiamo in maniera dilagante, almeno dal punto di vista del gioco espresso sul campo. Scorre mezzora senza che i nostri ospiti appaiano nelle azioni fatte, ma il vantaggio meritato arriva solamente al 29’ con Streller, che segna dall’area piccola. Dopo la rete cerchiamo insistentemente il raddoppio, che però non arriva nel primo tempo. Da segnalare l’uscita di Rustu per Beltran, ma arriviamo ai secondi 45’ per riprendere a parlare di calcio giocato. Il copione è aderente alla prima frazione, ma con meno reti: arriviamo all’80’ con una mole di azioni non indifferenti, ma di reti ancora poche. È il difensore centrale Brito, su calcio d’angolo, a raddoppiare, imitato dalla realizzazione su rigore di Smiljanic al 90’. Al fischio finale siamo 3-0, senza alcuna recriminazione avversaria. Brito e Smiljanic i migliori, Ndiaye e Caballero sottotono. La classifica non si muove, con Steans capolista e con lo scudetto cucito sul petto, seguiti da noi di Utopia a distanza di sicurezza e Sandrocn12 a -2 da noi.
Ai blocchi di partenza, sul fronte mercato, abbiamo l’A S Lacatus: dopo quasi due stagioni cambierà maglia, cercando maggiore spazio. Nella nostra cantera scalpita l’A DSC Strouhal, 7,86 di abilità e la fiducia dell’ambiente. Verrà promosso come prima scelta nella prossima stagione, dopo qualche match, appena avremo 8 py. Notizia dell’ultima ora è la prossima messa al mercato per Beltran, a seguito della promozione di Steinarsson, attualmente abilità 7,95: faremo cassa per allargare lo stadio.
Domani big match di UFFA: semifinale contro Taranto. Come lo scorso anno siamo ad un passo dalla finale, vedremo se le cose andranno meglio.
Partiamo in maniera dilagante, almeno dal punto di vista del gioco espresso sul campo. Scorre mezzora senza che i nostri ospiti appaiano nelle azioni fatte, ma il vantaggio meritato arriva solamente al 29’ con Streller, che segna dall’area piccola. Dopo la rete cerchiamo insistentemente il raddoppio, che però non arriva nel primo tempo. Da segnalare l’uscita di Rustu per Beltran, ma arriviamo ai secondi 45’ per riprendere a parlare di calcio giocato. Il copione è aderente alla prima frazione, ma con meno reti: arriviamo all’80’ con una mole di azioni non indifferenti, ma di reti ancora poche. È il difensore centrale Brito, su calcio d’angolo, a raddoppiare, imitato dalla realizzazione su rigore di Smiljanic al 90’. Al fischio finale siamo 3-0, senza alcuna recriminazione avversaria. Brito e Smiljanic i migliori, Ndiaye e Caballero sottotono. La classifica non si muove, con Steans capolista e con lo scudetto cucito sul petto, seguiti da noi di Utopia a distanza di sicurezza e Sandrocn12 a -2 da noi.
Ai blocchi di partenza, sul fronte mercato, abbiamo l’A S Lacatus: dopo quasi due stagioni cambierà maglia, cercando maggiore spazio. Nella nostra cantera scalpita l’A DSC Strouhal, 7,86 di abilità e la fiducia dell’ambiente. Verrà promosso come prima scelta nella prossima stagione, dopo qualche match, appena avremo 8 py. Notizia dell’ultima ora è la prossima messa al mercato per Beltran, a seguito della promozione di Steinarsson, attualmente abilità 7,95: faremo cassa per allargare lo stadio.
Domani big match di UFFA: semifinale contro Taranto. Come lo scorso anno siamo ad un passo dalla finale, vedremo se le cose andranno meglio.
UFFA, sarà per la prossima
Domenica, giorno di festa, e arrivano le chiamate in nazionale: il comparto portieri al gran completo (Rustu e Beltran) riceve la chiamata; dei nostri difensori Yum, Fedorchenko e Roberts sono gli eletti; Nestor sulla mediana è nel Messico; tutta la linea di centrocampo, ossia Kane, Rowley, Ndiaye e Rosado, vola; in attacco Scharner, Gabrielsen, Alex, Shah e Spoor rimangono nelle grazie dei loro ct.
Il momento topico della giornata è però la semifinale di UFFA contro il Taranto. Ci si gioca l’accesso alla finale dell’unico trofeo cui possiamo ambire questa stagione e abbiamo la rosa al gran completo. Mister Kiplagat sceglie i suoi undici che, nel bene o nel male, tenteranno di acchiappare il passaggio del turno. In porta Beltran; linea difensiva a quattro con Yum e Kjellgren terzini e Villalba con capitan Roberts al centro; Nestor sulla mediana; centrocampo composto dalla coppia Rowley e Kane; tridente delle meraviglie con Gabrielsen, Spoor e Alex.
Tensione alta, si inizia e fin dalle prime battute tradiamo nervosismo: al 5’ arriva il giallo per Nestor, un minuto dopo Kane esce per lasciare il posto a Rosado e all’11’ subiamo lo 0-1. Neanche sessanta secondi e Rowley si fa cacciare: in svantaggio di risultato e di uomini per 78’, non si prospetta niente di buono. Non usciamo dalla nostra metà campo e al 23’ il raddoppio del Taranto è fisiologico e meritato. Subiamo e basta, la finale è già sfumata. La situazione precipita al 36’ quando anche Nestor finisce negli spogliatoi. In nove contro undici ci aspettiamo un’imbarcata di gol. Il terzo arriva allo scadere della prima frazione e la ripresa non vede cambiare la musica. Demotivati e senza troppa voglia, subiamo anche il quarto gol al 61’: questa competizione ci regala sogni fin quasi all’ultimo passo, per poi distruggerci puntualmente. Non c’è trippa per gatti, ci piomba addosso anche la quinta rete al minuto 82 e attendiamo mestamente il fischio finale.
Onore al Taranto che vince di prepotenza un match che, a parità numerica, già li vedeva in vantaggio: dopo i cartellini, la strada è stata spianata.
Pagelle impietosa: si salvano il tridente offensivo, Kane e l’espulso Nestor.
A seguito dell’uscita dalla UFFA va all’asta il portiere nazionale paraguaiano Beltran (5 stagioni con noi, promosso nella Primavera e un crescendo di qualità nel corso degli anni): Rustu diventa il titolare e dalle giovanili sale l’islandese Steinarsson, attuale abilità 8,68.
Il momento topico della giornata è però la semifinale di UFFA contro il Taranto. Ci si gioca l’accesso alla finale dell’unico trofeo cui possiamo ambire questa stagione e abbiamo la rosa al gran completo. Mister Kiplagat sceglie i suoi undici che, nel bene o nel male, tenteranno di acchiappare il passaggio del turno. In porta Beltran; linea difensiva a quattro con Yum e Kjellgren terzini e Villalba con capitan Roberts al centro; Nestor sulla mediana; centrocampo composto dalla coppia Rowley e Kane; tridente delle meraviglie con Gabrielsen, Spoor e Alex.
Tensione alta, si inizia e fin dalle prime battute tradiamo nervosismo: al 5’ arriva il giallo per Nestor, un minuto dopo Kane esce per lasciare il posto a Rosado e all’11’ subiamo lo 0-1. Neanche sessanta secondi e Rowley si fa cacciare: in svantaggio di risultato e di uomini per 78’, non si prospetta niente di buono. Non usciamo dalla nostra metà campo e al 23’ il raddoppio del Taranto è fisiologico e meritato. Subiamo e basta, la finale è già sfumata. La situazione precipita al 36’ quando anche Nestor finisce negli spogliatoi. In nove contro undici ci aspettiamo un’imbarcata di gol. Il terzo arriva allo scadere della prima frazione e la ripresa non vede cambiare la musica. Demotivati e senza troppa voglia, subiamo anche il quarto gol al 61’: questa competizione ci regala sogni fin quasi all’ultimo passo, per poi distruggerci puntualmente. Non c’è trippa per gatti, ci piomba addosso anche la quinta rete al minuto 82 e attendiamo mestamente il fischio finale.
Onore al Taranto che vince di prepotenza un match che, a parità numerica, già li vedeva in vantaggio: dopo i cartellini, la strada è stata spianata.
Pagelle impietosa: si salvano il tridente offensivo, Kane e l’espulso Nestor.
A seguito dell’uscita dalla UFFA va all’asta il portiere nazionale paraguaiano Beltran (5 stagioni con noi, promosso nella Primavera e un crescendo di qualità nel corso degli anni): Rustu diventa il titolare e dalle giovanili sale l’islandese Steinarsson, attuale abilità 8,68.